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Il 2020 difficile, il ranking, il futuro e Sinner: Matteo Berrettini a tutto campo
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In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Matteo Berrettini, miglior italiano nel ranking Atp nelle ultime due stagioni, ha rivelato: “Ho faticato ad allenarmi quest’anno”.

Le attese non ripagate e la fatica

Vi riportiamo l’intervista completa di Berrettini, ricca di spunti sulla stagione appena conclusa e sul movimento italiano in generale, con particolare attenzione al futuro di Jannik Sinner.

Matteo, com’è stato vivere le Finals da riserva?

Diciamo che a Londra non è stato facile guardare gli altri giocare. Mi sono allenato molto, ho usato quella settimana come preparazione per il prossimo anno”.

Ha già voltato pagina, obiettivo 2021.

Quest’anno ho faticato ad allenarmi con continuità, quindi io e Vincenzo Santopadre, il mio allenatore, ci siamo detti che forse era il caso, visto che stavo fisicamente bene, di iniziare a lavorare per l’Australia”.

Sarà l’anno delle Finals a Torino…

Sì, un momento straordinario per il tennis italiano. Ovvio che spero di esserci. O che ci sia comunque qualche italiano. Oltre a me e Fabio Fognini c’è Sinner, c’è Lorenzo Sonego che sta giocando benissimo. E ci sono tanti altri che possono darci gioie nell’arco del prossimo anno. È un movimento bello il nostro, siamo tanti, giovani e con molta voglia di fare. I tifosi possono essere contenti e fiduciosi per il futuro”.

Nella stagione appena conclusa, risultati a parte, è sembrato un po’ spento.

È vero, ho sentito molto la fatica di questo 2020. Non ho iniziato la stagione al meglio, spesso ho giocato da mezzo infortunato. Poi la lotta contro il tempo per tornare in forma e quando ero pronto è arrivato il virus e hanno cancellato tutto”.

Non saranno state anche le aspettative dei tifosi?

Sì, forse ho fatto un po’ di fatica ad assestarmi sul mio ranking. Tutto quello che ho fatto nel 2019 è stato inaspettato. Meritato, ma inaspettato e io sono uno che ha bisogno di partite, tornei, di prendere il ritmo. Poi, a volte, è andata male per un dettaglio. Ad esempio, la partita con Ruud agli Internazionali si è decisa per due punti: avessi fatto la semifinale degli Internazionali forse adesso parleremmo di un’altra stagione…”.

Insomma, un passo alla volta per risalire la china.

Questo è l’approccio: tutto il mio team mi ha invitato a calma, tranquillità, pazienza. Per questo sono fiducioso per il futuro. È ovvio che la gente scalpiti. Anche io scalpito, ma a volte bisogna ricaricare e scalare le marce per ripartire”.

Adesso la pressione è tutta su Jannik Sinner, atteso a un 2021 straordinario. Consigli?

Jannik sta facendo qualcosa di impressionante, ha una maturità incredibile. Io alla sua età non pensavo a vincere neanche una partita, figurarsi un torneo. È chiaro che gioca con un’idea futura. Non gli interessa vincere un punto oggi, si vede che ogni colpo che gioca è un investimento. E questo è il segreto per arrivare in alto”.

Quando partirà per l’Australia?

C’è confusione, il governo non accetterà i non residenti fino a gennaio, vedremo”.

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