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Coppa Davis, il botta e risposta (a distanza) tra Barazzutti e Volandri
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L’eliminazione ai quarti di finale di Coppa Davis da parte dell’Italia ha lasciato l’amaro in bocca a tutti gli appassionati e agli addetti ai lavori. Sì, perché tutti avevamo la sensazione di poter fare meglio. Come sempre, non sono mancate le polemiche sulla gestione delle partite da parte di Filippo Volandri. Ecco il botta e risposta (a distanza) tra Pippo e il vecchio capitano di Davis, Corrado Barazzutti.

I problemi nel doppio per il Barazza

Dopo l’eliminazione per mano della Croazia, ci sono state molte polemiche attorno alle scelte di Filippo Volandri, soprattutto per quanto riguarda le squadre di doppio schierate nelle tre partite.

Corrado Barazzutti, ex capitano di Coppa Davis, ha voluto dire la sua ad Adnkronos.

Fossi stato ancora io il capitano di Coppa Davis mi avrebbero crocifisso per la sconfitta con la Croazia. C’è stata anche un po’ di sfortuna per l’infortunio che ci ha privati di Matteo Berrettini. Non sono d’accordo con la scelta del doppio, secondo me era male assortito. Dispiace per la sconfitta perché la squadra aveva un potenziale da finale”.

La replica di Pippo

Non è tardata ad arrivare la replica di Filippo Volandri, che ha tenuto a motivare le sue scelte (quasi obbligate) di formazione.

Sono orgoglioso della mia squadra perché i ragazzi hanno dato tutto. Abbiamo provato a vincerla, al termine di una settimana difficile. Abbiamo perso anche il nostro dottore oggi e questo colpo durissimo non è stato facile da assorbire.

Tutte le squadre che abbiamo trovato davanti questa settimana a Torino hanno un doppio eccezionale. Compresi i croati, che sono addirittura i primi nella classifica mondiale. Per cercare di essere tranquilli dovevamo portare a casa entrambi i singolari e questo inevitabilmente creava tensione. Proprio così è accaduto a Lorenzo Sonego. Nel terzo set ha sentito il dovere di vincere la partita, ma questo è ciò che succede in Coppa Davis. La sua miglior partita è stata quella con Opelka. Contro Gojo si pensava che fosse più sereno e in effetti ha avuto una grande reazione nel secondo set. Purtroppo, non è bastato.

Lorenzo ha giocato molto bene nell’ultima parte di stagione, anche quando ha perso. Nella partita con Mejia aveva solo gestito male le emozioni nel primo set. Non ho mai avuto nessun dubbio su di lui perché quando viene chiamato in causa dà sempre il massimo.

Come prima esperienza da capitano posso solo che essere orgoglioso di tutti loro. Abbiamo messo un primo mattoncino di qualcosa di importante che costruiremo nel tempo.

La nostra è una squadra giovane, con un percorso che è appena iniziato. La condivisione con i loro coach e le loro routine è importante.  Io li prendo sotto la mia responsabilità un paio di settimane l’anno e per il resto lavorano con il loro staff. Per questo credo sia giusto coinvolgerli direttamente durante questa competizione.

Il tema doppio merita un approfondimento: spesso le coppie di doppio si creano perché i giocatori vogliono fare il doppio insieme. Simone Bolelli, numero 9 del mondo nella specialità, non è mai stato disponibile e questo ha creato un altro problema dopo il forfait di Berrettini. Insomma, avremmo potuto avere un pizzico di fortuna in più”.

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