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Wimbledon senza punti, numeri alla mano ecco i sette tennisti più penalizzati
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La decisione dell’Atp e della Wta di non assegnare punti a Wimbledon è stata sicuramente controversa, nonostante la presa di posizione dell’All England Club di non accettare la presenza di tennisti russi e bielorussi nella competizione. Ecco chi sono stati i sette giocatori più penalizzati dalla scelta.

#1 Novak Djokovic

Il serbo, nonostante la vittoria del settimo titolo a Londra, si ritrova da ieri in settima posizione del ranking Atp (a 45 punti da Carlos Alcaraz). Il tutto è dovuto dal -2000 punti rispetto alla vittoria della scorsa edizione dei Championships.

#2 Nick Kyrgios

L’australiano ha giocato a Wimbledon il miglior torneo dello slam della propria carriera e ha raggiunto per la prima volta la finale. In un anno normale questo sarebbe significato ritorno in top20 (grazie ai 1200 punti), mentre adesso si trova al numero 45 (era partito 40).

#3 David Goffin

Un grandissimo torneo quello del belga dopo anni di appannamento. L’arrivo ai quarti di finale è un ottimo segnale per il futuro, ma non per la classifica attuale che lo vede addirittura al numero 71 del mondo.

#4 Cristian Garin

Uno dei tennisti che più ha approfittato del ritiro di Matteo Berrettini e che è riuscito addirittura a raggiungere i quarti di finale. Con i punti avrebbe dovuto essere in top35, ma oggi si trova al 56.

 #5 Cameron Norrie

Il britannico ha fatto sognare un popolo intero fino al primo set della semifinale con Novak Djokovic. Nonostante la sconfitta, però, rimane la soddisfazione della prima semifinale in uno slam. Allo stesso tempo anche l’amaro in bocca di trovarsi al numero 11 del mondo invece dell’otto.

#6 Rafael Nadal

Lo spagnolo non giocava sull’erba dal 2019 e si è dovuto arrendere solamente all’infortunio all’addome prima della semifinale con Nick Kyrgios. Oggi è numero 3 del mondo, ma con il risultato a Londra sarebbe stato 2.

#7 Tim van Rijthoven

La sorpresa della stagione sull’erba non ha ancora fatto l’ingresso in top100. L’olandese, infatti, è al numero 106 del mondo nonostante l’ottimo quarto turno, che in una stagione normale l’avrebbe fatto entrare in top75.

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