Oggi vogliamo parlarvi di uno dei momenti più tesi nel tennis americano di fine anni ’80. In quel periodo a sfidarsi erano i campioni della vecchia generazione, come Jimmy Connors e John McEnroe, con i giovani terribili della nuova, Andre Agassi, Pete Sampras e Michael Chang tra gli altri. Nel 1988 ci fu un durissimo scambio di battute tra Jimbo e il ragazzino di Las Vegas.
Il litigio delle due leggende
Connors e Agassi hanno scritto pagine importantissime della storia del nostro sport. I due si sono sfidati in appassionati sfide nel circuito a cavallo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 (prima che Jimmy decidesse di appendere la racchetta al chiodo dopo aver compiuto 40 anni).
Oggi vogliamo ricordarvi di un episodio accaduto dopo la sfida allo US Open 1988, quando il giovane ragazzo di Las Vegas si era imposto con un secco 62 76 61. Al termine della sfida Andre si riferiva così a Jimmy: “Non credo che a Jimmy sia rimasto ancora molto dentro”.
La risposta del bad boy non era tardata ad arrivare.
“Veramente? Mi sa che hai cambiato completamente idea in poco tempo. Andre, ti ricordo che mi hai chiesto una mano per farti da coach. Fammi rinfrescare la tua memoria. Ci siamo incontrati al Southern California’s Sherwood Country Club e abbiamo trascorso una mattinata a fare qualche pallina con John Lloyd. In quel periodo ero interessato a lavorare con te. Avevi un grande talento, ma non lo stai sfruttando a dovere. Quindi non si farà mai una cosa del genere.
Forse non ti sarà piaciuto il mio prezzo? Che ne dici Andre?”.
Dopo quella sfida, i due si sono affrontati l’anno successivo sempre allo US Open, con il nativo di Las Vegas che si è riuscito ad imporre in cinque combattutissimi set (6-1 4-6 0-6 6-3 6-4).
>> Le sette migliori racchette in circolazione per i colpi in top spin
Se vuoi restare sempre aggiornato su tutto ciò che gravita intorno al mondo del tennis, seguici sulla nostra pagina Facebook e sul nostro profilo Instagram, registrati al nostro canale Telegram o iscriviti a Manic Monday, la newsletter settimanale di Tennis Fever. È tutto gratis e… ne vale la pena!
