Non c’è stata praticamente partita nell’atteso derby italiano al secondo turno del Masters 1000 di Montecarlo tra Lorenzo Musetti e Luca Nardi. Il risultato finale parla di un eloquente 6-0, 6-0 in cinquanta minuti di gioco e c’è davvero poco da aggiungere a riguardo. Il classe 2002 toscano ha dominato dall’inizio alla fine, mentre il pesarese, di un anno più giovane, ha pagato lo scotto di una partita di questo livello, a cui evidentemente non è ancora abituato.
Già dal primo game – vinto da Musetti a zero sul servizio di Nardi – si capisce che per Luca tira una brutta aria. Gli errori gratuiti si susseguono e dall’altra parte della rete Lorenzo non sbaglia praticamente nulla, alternando colpi di straordinaria potenza (sia di dritto che di rovescio) a recuperi incredibili e gesti di classe cristallina, che fanno parte a tutti gli effetti del suo DNA.
Le palle di Musetti pesano tantissimo e Nardi non riesce a sbloccarsi. E così il primo set vola via in 38 minuti. L’aria non cambia neanche nella seconda frazione. Il pesarese prova a “uscire dal tunnel” e mette in campo un po’ di coraggio e qualche soluzione in più. Ma purtroppo per lui – come si era già visto ieri contro Kecmanovic – il toscano è in stato di grazia, non lascia andare una pallina e illumina il campo numero 2 del Country Club con una prestazione sontuosa sotto ogni punto di vista.
Ora per lui arriva agli ottavi lo scoglio più difficile da superare: Novak Djokovic. Tre i precedenti tra i due, tre vittorie per il serbo. Ma Lorenzo deve provare a prendere spunto dal primo incontro tra i due, l’unico sulla terra rossa, quando, al Roland Garros 2021, riuscì a vincere i primi due set per poi subire la rimonta di un implacabile Nole e cedere anche ai problemi fisici che lo costrinsero al ritiro.
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