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Montecarlo, a Rune la sfida del futuro: vittoria su Sinner e finale
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Holger Rune non trema all’appuntamento per la prima finale in carriera al masters1000 di Montecarlo. Il danese prima soffre e poi vince contro l’azzurro Jannik Sinner (16 75 75) e si guadagna la finale contro Andrey Rublev.

La partita

Seconda finale in carriera, una in meno dell’avversario che avrà di fronte domani, per Rune nei mille. Dopo la vittoria a Parigi-Bercy, il danese riesce a raggiungere l’ultimo atto anche al masters1000 di Montecarlo (prima volta in carriera sulla terra battuta).

Una partita molto difficile, piena di colpi scena (una lunga interruzione per pioggia e le polemiche del danese con il pubblico), con Jannik che domina la prima mezz’ora di gioco. Il primo set, infatti, è letteralmente dominato dall’azzurro. Dopo una breve fase di studio, Sinner doma un Rune molto falloso e lo breakka per due volte di fila tra quarto e sesto game. Il risultato finale è 61 per il nativo di San Candido.

Nel secondo parziale, con arcobaleni e pioggia che si alternano sul campo Ranieri III, il danese prova a combattere, cercando di sfruttare un primo passaggio a vuoto dell’italiano, che nel secondo gioco è costretto ad annullare tre palle break prima di arrendersi e trovarsi sotto per 2 a 0. Rune riesce a mantenere il vantaggio prima dell’interruzione per pioggia. La partita ricomincia e l’italiano sembra di nuovo in palla, tanto da riprendere l’avversario sul 5 a 5 (annullando due set point nel decimo gioco). Nel game successivo inizia la polemica di Rune con il pubblico, fatto che fa trovare insperate energie al danese che, prima tiene la propria battuta e poi la strappa all’avversario per chiudere il set 75.

Il momento della svolta

Il terzo parziale continua sulla falsariga del precedente: i due giocatori si equivalgono, con Holger che continua con il suo spartito tattico (aggressivo al servizio e pronto a soffrire in risposta, giocando talvolta palle lunghe e senza peso). Il primo spartiacque arriva al quarto game (che dura 12 minuti) Sinner è costretto ad annullare tre palle break e riesce a raggiungere l’avversario sul 2 a 2. Il secondo momento chiave arriva nell’ottavo gioco: Sinner è ancora in difficoltà, ma riesce lo stesso ad annullare due palle break e ad impattare sul 44. Tre indizi, purtroppo per l’italiano, fanno una prova: Sinner paga ancora una volta un servizio non impeccabile e, al dodicesimo gioco (primo match point), si arrende all’avversario per 16 75 75.


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