Nei giorni scorsi, in molti si sono chiesti per quale motivo Jannik Sinner abbia deciso di fermarsi dopo Wimbledon, rinunciando sia ai tornei sulla terra battuta europea che all’Atp 500 di Washington. La risposta è arrivata dalla voce di coach Simone Vagnozzi in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, durante la quale si è anche soffermato sul percorso di crescita del giovane azzurro.
Vagnozzi: “Jannik arriverà migliorato alle Finals”
“La velocità del tennis sta aumentando e atleticamente bisogna essere sempre pronti”, esordisce Vagnozzi ai microfoni della Rosea, sottolineando la necessità per i tennisti moderni di prendersi dei periodi di riposo. “Il livello medio è salito: se non sei al top, puoi perdere con giocatori di classifica inferiore”, spiega. Poi sofferma sullo sviluppo fisico di Sinner: “Jannik, grazie alle ore in palestra, è cresciuto fisicamente ma il lavoro è ancora lungo”. Allo stesso tempo, però, il coach marchigiano ci tiene a specificare: “Non lo snatureremo, siamo molto attenti ai suoi equilibri, non è lontanamente un progetto finito”.
In vista della parte finale della stagione, Vagnozzi afferma: “Il veloce e il cemento siano la sua superficie ideale e dunque puntiamo ad arrivarci nelle migliori condizioni possibili: il rimbalzo è sempre uguale e aiuta un giocatore di ritmo e pressione come Jannik”.
Infine, il coach marchigiano conclude dicendo: “Dopo Parigi, ha capito qualcosa di più di se stesso, in campo è più sorridente e loquace, lo rivedo felice. Puntiamo alle Finals, ci arriverà sicuramente migliorato”.
