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Atp Finals, Sinner fa il punto: ecco cosa ho imparato e in cosa devo migliorare
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Sfortunatamente, finisce sul più bello il sogno di Jannik Sinner alle Atp Finals di Torino. Ieri Novak Djokovic è stato semplicemente più forte ed ha dominato la sfida tra i due. Nella conferenza stampa al termine della competizione, l’azzurro ha rivelato cosa ha imparato da questa settimana di tennis e cosa ancora deve migliorare per poter competere con i migliori. Una battuta finale sulla Coppa Davis che si svolgerà a Malaga.

Le parole di Jannik

Tutti abbiamo pensato che Sinner ce la potesse fare. I motivi sono diversi: la vittoria nei gironi, il pubblico di casa, l’eccezionale livello di tennis dimostrato, la consapevolezza dei propri mezzi… Purtroppo, al contrario, è successo quello che solitamente capita nelle competizioni non ad eliminazione diretta: l’avversario che viene graziato ai gironi è il giustiziere nelle finali. Questo vale ancora di più quando il graziato si chiama Djokovic.

Nonostante la sconfitta, Jannik può prendere tutto quello che di buono c’è stato durante la settimana di Torino e avere le giuste sensazioni per spingersi ancora più in là nel 2024, quando l’asticella si alzerà e gli obiettivi dovranno essere più importanti (vittorie slam e primato del mondo).

Oggi ha giocato molto, molto bene. Oggi non sono stato abbastanza intelligente in certi momenti, sono anche calato un po’ dal punto di vista fisico. Quando cali un filo lui fa sembrare che ci sia una grande differenza. Ho sbagliato qualcosa di troppo col dritto. Per un set e mezzo ha servito benissimo ed è stata dura giocarci contro. Al tempo stesso mi sono comunque divertito là fuori, ha giocato meglio i punti importanti e ha meritato di vincere.

Il tennis è interessante perché ogni giorno è differente. Un giorno vinco e cinque giorni nelle stesse condizioni, perdo. Oggi ho capito che devo migliorare. Giocare con lui mi rende un tennista migliore. Lavorerò su questo. Adesso vado in Coppa Davis e poi avrò un mese per migliorarmi. Sono contento perché mi sono messo in una posizione con cui poter competere contro i migliori del mondo.

La scorsa stagione ho imparato a conoscere il mio corpo. Quest’anno abbiamo saltato dei tornei e abbiamo lavorato. La seconda parte della stagione sono stato molto più forte mentalmente, non mi lamento più quando le cose non vanno. Queste cose fanno la differenza alla fine. Penso di poter essere fiero di come abbiamo lavorato. Ora anche il mio team mi conosce meglio di qualsiasi altra persona, è come stare in una famiglia. Ci conosciamo meglio, questa è una cosa positiva in ottica prossimo anno ed è una delle cose migliori di questa stagione. Ho giocato tante partite importanti negli stati più grandi e prestigiosi, non può che aiutare l’anno prossimo.

Sono arrabbiato, ma arrabbiato per mezz’ora. È l’ultima partita Atp dell’anno e vorresti finire vincendo. Quello che abbiamo visto oggi dice che posso ancora migliorare. Un po’ di giorni fa l’ho battuto, oggi lui batte mai. Sono arrabbiato per la partita, ma anche felice per quanto vedere queste settimane e negli ultimi 3-4 mesi. Ho vinto due tornei, finale qui, è stata una stagione molto continua. L’anno prossimo faremo un altro passo nella giusta direzione. Ho 22 anni, è stata una buona stagione.

Coppa Davis? A prescindere da come andrà, sono contento di andare a Malaga e fare parte di questo gruppo fantastico. Ti dà una sicurezza in più e ti fa stare tranquillo. Conosco anche i miei compagni un po’ meglio, sono contento. Arrivo lì in fiducia, vincendo tanto. Proviamo a far bene lì. Sappiamo che sarà difficile, giochiamo alle 10 di mattina contro l’Olanda. Sulla carta siamo forse superiori, ma può scivolare via anche veloce perché hanno un ottimo doppio. Sono contento e proverò a dare il mio contributo”.

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