Nicola Pietrangeli, intervistato da Radio1, ha fatto i complimenti a Jannik Sinner per il cammino alle Atp Finals. La leggenda del tennis azzurro, però, ha rimarcato ancora una volta che l’altoatesino ha vinto pochi titoli rispetto a lui.
Le parole di Pietrangeli
Sinner ha messo tutti d’accordo alla fine delle ultime Atp Finals. Vittorie contro giocatori importanti (Novak Djokovic, Holger Rune, Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev) che gli hanno permesso di raggiungere la finale (dove si è arreso a Nole).
Beh, ha messo d’accordo non proprio tutti. Nonostante sia addetti ai lavori che colleghi lo vedano come prossimo vincitore slam e numero 1 del mondo, il buon Pietrangeli nelle sue interviste professa ancora di essere migliore di lui. Il motivo? Jannik, che ha ancora 22 anni e tutta la carriera davanti a sé, a detta della leggenda ha vinto ancora poco rispetto a lui (48 titoli in carriera).
“Chi è più forte tra me e Sinner? È un paragone che non si può fare. Dico solo che Sinner ha vinto pochi titoli e io 48 tornei, anche se non tutti importantissimi.
Jannik è stato bravissimo, ha 22 anni, ha 10 anni per vincere, bisogna fargli solo i complimenti. Il commentatore Adriano Panatta lo fa come lo farei io, più da tifoso, spontaneo, forse Bertolucci è più speaker, più professionale”.
Il giovane azzurro proverà a superare (almeno per i traguardi con la nazionale) Pietrangeli già dalle prossime settimane. Sinner, infatti, prenderà parte alla spedizione di Coppa Davis di Malaga da numero 1. Il nativo di San Candido, dalle indiscrezioni delle ultime ore, potrebbe anche prendere parte alle partite di doppio in coppia con Simone Bolelli. Viste le ultime prestazioni sul cemento indoor, Matteo Arnaldi potrebbe essere il nostro numero 2.