Dopo la bomba lanciata da Omar Camporese, secondo cui ci sarà quasi sicuramente una squalifica per Jannik Sinner, Angelo Binaghi ha preso la parola sul caso Clostebol e il ricorso della WADA (World Anti-Doping Agency). Al contrario dell’ex tennista, il presidente della FITP si è detto fiducioso nel TAS di Losanna e nel buon esito della vicenda.
Le parole di Binaghi
Le dichiarazioni di Camporese hanno gettato molti addetti ai lavori e no nello sconforto. Secondo l’ex tennista, infatti, Sinner sarà quasi sicuramente squalificato dalla WADA per cancellare alcuni errori fatti in passato dall’agenzia internazionale. Una sorta di vittima sacrificale per ripulire l’immagine stessa della WADA.
“Tutta questa questione è allucinante, assurdo ciò che è capitato a Sinner. So che la WADA è molto arrabbiata per alcuni precedenti in passato, il caso dei nuotatori cinesi e dei ciclisti, e ora non vuole farla passare liscia a nessuno. Purtroppo, è capitato a Jannik, ci sono voci che dicono che ci sarà una pena anche se nessuno sa quanto”.
Dopo queste dichiarazioni, il presidente della FITP Binaghi ha rilasciato le seguenti dichiarazioni alla Associated Press, nettamente in contrasto con le parole di Camporese.
“Non so se ci sia qualcuno che voglia fermare Sinner. Magari c’è qualcuno, anche in Italia, che speri fermino Sinner, questo è evidente, però non ce ne frega nulla.
Il caso Clostebol è stato chiarito in ogni suo aspetto. Tutto il mondo ha capito che cosa sia successo a Sinner e credo sia questo l’aspetto più importante, innanzitutto per l’integrità dell’immagine del ragazzo e, ancora di più, per il suo stato d’animo che deve essere diverso da quello purtroppo sopportato da Indian Wells in poi.
Jannik sapeva di non aver fatto nulla, ma non poteva dirlo. In realtà, tutti hanno compreso ciò che è accaduto, tranne forse due imbecilli al mondo. Eppure, l’ho detto a Sinner, questo è un titolo di merito per la maggior parte delle persone di buon senso.
Ritengo il caso chiuso, penso che il peggio sia assolutamente passato: bisogna aspettare la sentenza, non so se verrà emessa prima o dopo l’Australian Open. Credo sia una formalità, abbiamo grande fiducia nel TAS”.