Il campionissimo serbo, deludente anche sulla terra di Madrid, ha rinunciato al torneo di Roma: l’ex tennista espone la sua teoria
Se non siamo ai titoli di coda, poco ci manca. Se non ha già imboccato il viale del tramonto, quanto meno per quanto riguarda la superficie a lui meno congeniale, ovvero la terra battuta, ci siamo vicini. La doppia delusione di Monte Carlo e Madrid, i due tornei di categoria 1000 ai quali ha partecipato non riuscendo nemmeno a passare il primo turno, è lì a dimostrare che forse, al di là di un’impagabile generosità, di una motivazione che – almeno a parole – è sempre massima, lui non ne ha più.

Dopo esser andato relativamente vicino a conquistare il 100esimo titolo ATP della sua carriera in quel di Miami – il serbo è stato sconfitto in finale dal bombardiere Jakub Mensik in due set – Novak Djokovic si è tuffato nella stagione sulla terra battuta con l’intento di testare la sua tenuta in vista del Roland Garros, uno dei suoi grandi obiettivi stagionali perché torneo del Grande Slam.
Battuto, per la seconda volta in meno di 12 mesi, dal cileno Alejandro Tabilo nel Principato, successivamente arresosi al nostro Matteo Arnaldi nella Capitale spagnola, il nativo di Belgrado è sembrato davvero lontano dalla forma migliore. Davvero poco competitivo sulla superficie su cui verrà disputato il Major parigino. Una kermesse che, al momento dello start del main draw, lo vedrà aver già compiuto 38 anni.
Djokovic, la sentenza di Isner: “Ecco il suo unico obiettivo”
Le leggenda serba ha sempre dichiarato di voler fare il possibile per arrivare a quota 100 titoli in carriera, col sogno malcelato di vincere il 25esimo Major – impresa mai riuscita ad alcun tennista, uomo o donna che sia – prima di pensare al ritiro. L’impresa si fa ora davvero improba, sebbene un ex apprezzato tennista americano, intervenuto alla vigilia degli Internazionali d’Italia, abbia svelato i veri piani del fuoriclasse slavo.

“Ovviamente, è davvero difficile per noi dirlo, ma se devo tirare a indovinare, credo che a questo punto gli interessi solo Wimbledon. È molto improbabile che possa vincere il Roland Garros e forse ora potrebbe anche averlo capito. Tre set su cinque in due settimane sulla terra battuta, con tutti i grandi giocatori, con il ritorno di Sinner, è molto improbabile. Non è la sua superficie migliore, per cominciare, e sta anche giocando male in questo momento“, ha esordito John Isner.
“Era molto frustrato a Madrid sul campo di allenamento. Sapete, ha appena avuto un momento di frustrazione, come è successo a tutti noi, ma è davvero incredibile vedere che ha completato il suo percorso nel tennis. Vuole ancora di più, è sempre così ammirevole. Sappiamo tutti che i suoi obiettivi per il resto della carriera sono cercare di vincere un altro Grande Slam, cosa che sarebbe incredibile per lui a 38 anni”, ha concluso l’ex tennista americano.