La tennista toscana, fresca di esordio vincente agli Internazionali d’Italia, incassa le intenzioni del suo ex coach: rivoluzione in vista
Sotto la sua guida, dapprima a livello di collaborazione part-time, poi negli ultimi 5 anni a tempo pieno, è diventata la tennista che conosciamo. Quella che è riuscita a spingersi fino all’ultimo atto sia al Roland Garros che a Wimbledon.
La stessa che, a suon di piazzamenti prestigiosi, ha chiuso il 2024 al numero 4 del ranking mondiale. Senza dimenticare la vera chicca stagionale: l’oro Olimpico nel doppio con l’amica di sempre Sara Errani. Per non parlare poi della vittoria finale in Billie Jean King Cup, la Davis femminile.
Ha fatto passi da gigante, Jasmine Paolini, la tennista toscana che certo non fa della prestanza fisica il suo punto di forza. Se parliamo di tenacia però, di resilienza, di acume tattico….bé c’è da togliersi più di un cappello.
Molto del suo percorso in ascesa nel circuito WTA, la nativa di Castelnuovo di Garfaagnana lo deve a Renzo Furlan, l’ex ottimo tennista azzurro che l’ha seguita come coach nell’ultima decade, come sopra anticipato.
Dallo scorso 31 marzo però, le loro strade si sono divise: fine della collaborazione. Senza rancore o altro. Ma era arrivato il momento, per Jasmine, di avviare un nuovo cammino con Marc Lopez, ex membro dello staff tecnico di un certo Rafa Nadal.
Renzo Furlan e il post-Paolini: “Ecco cosa vorrei fare”
Intervenuto durante la presentazione della programmazione estiva di Sky, direttamente da Villa Miani a Roma, l’ex mentore della tenace toscana ha svelato i suoi programmi futuri. Rilevando le sue sorprendenti intenzioni ma solo dopo aver incensato la sua pupilla, capace, sotto la sua guida, di vincere anche il Masters 1000 di Dubai lo scorso anno.
“Jasmine può vincere a Roma. E non lo dico solo perché l’ho allenata ma perché è proprio forte. È una tennista che colpisce la palla in maniera davvero eccezionale. Ha raggiunto due finali Slam, ha vinto a Dubai dove l’anno scorso c’erano davvero tutte. Può sicuramente arrivare fino in fondo anche agli Internazionali d’Italia“, ha esordito Furlan.
“Ora per quello che mi riguarda mi piacerebbe più un progetto in ambito maschile dopo aver lavorato per nove anni in quello femminile. Da allenatore credo di poter aiutare anche alcuni tennisti uomini a fare la differenza, però a parte questo al momento non posso dire altro. Le voci su Sinner? Ma va, no comment”, ha poi chiosato sorridendo l’ex tennista.
