Il tennista brasiliano, già fenomeno mediatico oltre che enfant prodige della nuova generazione, incassa la profezia lusinghiera
Sebbene non sia ancora tecnicamente finita l’epoca dei ‘Big Three‘ – il glorioso triumvirato che ha dominato per 20 anni la scena del tennis mondiale non solo ha perso due dei sue tre interpreti, ma sta facendo anche i conti col recente rapido declino di Novak Djokovic, l’ultimo superstite – si è già aperta da tempo la caccia agli eredi designati che potrebbero (il condizionale è d’obbligo) ripercorrere le gesta delle tre leggende del tennis moderno.

Probabilmente due tennisti già meritano di essere annoverati, anche per le imprese compiute in tenera età, nella ristrettissima cerchia dei giovani fuoriclasse destinati a scrivere pagine memorabili nel nobile sport con la racchetta.
Si tratta ovviamente di Carlos Alcaraz (già 4 major all’attivo e più giovane ‘numero uno del mondo’ di sempre nella storia dell’ATP) e Jannik Sinner, l’uomo dei record in una 2024 da urlo. Il giocatore che, una volta conquistato il trono mondiale, è stato già in grado di conservarlo per almeno 52 settimane consecutive. E il tassametro corre, nel senso che l’altoatesino potrebbe restare in vetta ancora per tanto tempo.
Rivolgendo però già lo sguardo ad un futuro che ha dato già segnali di un qual certo lignaggio nel presente, ecco aleggiare la figura di Joao Fonseca, il talento brasiliano che, appena maggiorenne, ha già incantato colleghi ed addetti ai lavori grazie ad un talento davvero sopraffino.
Alexandre Müller incorona Joao Fonseca: “Futuro luminoso”
Vincitore del torneo di Buenos Aires nella vicina Argentina, il nativo di Rio de Janeiro è diventato un fenomeno di massa in Brasile. Era dai tempi dello straordinario ‘Guga’ Kuerten che il popolo verdeoro non mostrava una tale idolatria nei confronti di un tennista del proprio paese.

Le speranze su una carriera che sarà densa di titoli e soddisfazioni, del resto, appaiono davvero ben riposte. La conferma arriva da un giocatore che nel 2025 ha già raggiunto il suo best ranking (numero 39) battendo l’enfant prodige sudamericano nel match a casa di Fonseca, proprio a Rio, lo scorso 19 febbraio.
“Giocare in Sudamerica per un europeo è molto duro fisicamente, penso che questo sia il punto principale. C’è molta umidità, fa molto caldo e la folla è numerosa e rumorosa, con un tifo da stadio per sudamericani. È un ambiente complicato, non è facile giocarci. Fonseca? È il prossimo grande nome del tennis, decisamente, sta giocando molto bene. In Brasile è già una superstar, ha un futuro luminoso davanti“, ha dichiarato Alexandre Müller, intercettato ai microfoni del giornalista Sebastian Varela per ‘CLAY’.
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