Novak Djokovic, il prossimo futuro e il Roland Garros: arriva la netta sentenza dell’esperto. Ecco come stanno le cose
La medaglia d’Oro alle Olimpiadi ha salvato la sua stagione, ma il 2024 non è stato un anno positivo per Novak Djokovic. Allo stesso modo, il nativo di Belgrado sta vivendo un 2025 al di sotto delle aspettative, fatto di numerose sconfitte clamorose, tra cui quattro eliminazioni all’esordio ai tornei di Doha, Indian Wells, Montecarlo e Madrid.

La sensazione è che Nole abbia inesorabilmente imboccato il viale del tramonto, ma lui di appendere la racchetta al chiodo non ne vuol proprio sentir parlare. Dinanzi a sé ha ancora obiettivi prestigiosi da raggiungere, come il 25esimo titolo slam e il 100esimo in generale. Quest’ultimo un traguardo che potrebbe tagliare la prossima settimana sulla terra battuta dell’Atp 250 di Ginevra.
Djokovic a Ginevra prima del Roland Garros: l’analisi dell’esperto è chiara
Già. Perché la notizia di questi giorni è che, alla fine, Djokovic ha deciso di giocare un torneo prima di fare tappa sulla terra rossa del Roland Garros. Una scelta presa dopo il forfait agli Internazionali d’Italia, che aveva di disertato senza dare particolari spiegazioni, lasciando un po’ perplessi appassionati ed addetti ai lavori.
È il caso di Jim Courier, ex numero uno al mondo e quattro volte campione slam, che si era definito “scettico sulla decisione di Nole di non giocare il Masters 1000 di Roma”. Oggi, lo statunitense è tornato sull’argomento affermando: “Questa è un’ottima notizia per il tennis e per Novak, che potrà giocare almeno una partita (prima di Parigi, ndr)”.

“Ricordate che l’anno scorso fu colpito alla testa da una bottiglia a Roma e perse molto presto? Poi andò a Ginevra e giocò lì fino alla semifinale. Perse contro Machac e direi che non ha dato il massimo in quella partita, perché aveva un occhio puntato su Parigi. Mi aspetto lo stesso. Se vince due o tre partite in questo torneo, sarebbe perfetto per lui“, ha sottolineato Courier.
Poi l’americano ha continuato la sua analisi tranquillizzando coloro che – considerata l’età di Djokovic e le condizioni fisiche non perfette – temono che la parentesi in Svizzera possa avere conseguenze negative sul prossimo futuro di Nole: “C’è da preoccuparsi? A dire il vero, sarei più preoccupato se non giocasse. Penso che giocare gli faccia bene. Il fatto che non abbia giocato a Roma era una grande fonte di preoccupazione, credo che ora la sua programmazione stia iniziando ad avere un po’ più di senso“.
Infine, il 54enne di Sanford ha concluso ribadendo il concetto in modo estremamente chiaro: “Forse era il momento per lui di tornare indietro e ripartire, poi rilanciarsi per Parigi, usando Ginevra come trampolino di lancio“.