Importanti novità nella rivalità più elettrizzante del tennis moderno: come cambiano i rapporti di forza tra Sinner e Alcaraz
Ci siamo. La partita più attesa, quella che tutto il pubblico romano e non solo sta aspettando da mesi, si sta delineando all’orizzonte. Sebbene questa ancora ipotetica sfida abbia comportato l’eliminazione di Lorenzo Musetti – uno dei nuovi idoli del pubblico del Foro Italico – che nulla ha potuto, pur lottando strenuamente, contro la classe di Carlos Alcaraz, tutto il mondo del tennis ora sta aspettando che lo spagnolo sia raggiunto in finale da Jannik Sinner.

Impegnato nella sessione serale del venerdì contro l’americano Tommy Paul, il numero uno del mondo parte certamente da stra favorito nella contesa che determinerà il secondo finalista della kermesse romana.
Intanto il nativo di El Palmar, Murcia, ha già virtualmente riconquistato il secondo posto nel ranking mondiale a scapito di Sascha Zverev che, non avendo difeso fino in fondo i 1000 punti conquistati lo scorso anno grazie al trionfo sulla terra romana, si è visto scavalcare dall’iberico. Che, anche se perdesse l’ultimo atto, può vantare un saldo positivo di 400 punti contro gli addirittura 800 persi dal tedesco nella Capitale.
Se in ogni caso, per il fuoriclasse altoatesino, non è nemmeno lontanamente in discussione la perdita del primo posto nel ranking mondiale, diverso è il discorso nell’ATP Race. Quella su cui si basa la partecipazione alle ATP Finals del prossimo novembre.
Avendo messo in cascina solamente i pur tanti 2000 punti avuti in dote dalla vittoria di Melbourne, Jannik Sinner deve rincorrere gli avversari nella classifica che tiene conto dei soli risultati ‘nudi e crudi’ del 2025.
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Se il bicampione in carica di Wimbledon, con la vittoria fresca fresca ai danni di ‘Muso‘ ha rafforzato la sua leadership nella Race issandosi a 3390 punti, il suo rivale italiano non sta certo a guardare.

Già prima dell’atteso impegno in semifinale contro Paul, il tennista altoatesino ha guadagnato ben 400 punti dopo quanto ottenuto in Australia. Se dovesse arrivare la vittoria nel match con lo statunitense, Jannik incasserebbe altri 250 punti, superando proprio Zverev al terzo posto della speciale corsa alle Finals.
Il tedesco, fermo ai 2475 punti conquistati in 5 mesi e mezzo di competizioni, cederebbe il posto al rivale. Che con soli due tornei, e nemmeno ancora conclusi, disputati da inizio anno, raggiungerebbe quota 2650 punti. La rincorsa alla vetta anche in una classifica che lo ha visto giocoforza penalizzato dallo stop di tre mesi concordato con la WADA per il caso Clostebol, è appena iniziata. Ma già si preannuncia entusiasmante.
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