La sfida tra Alcaraz e Sinner è ricominciata: retroscena dal Foro Italico, cosa sta succedendo
La sensazione, già qualche anno fa, era che sarebbero stati Jannik Sinner e Carlos Alcaraz i protagonisti assoluti nella nuova era del tennis, finita quella dei Big Three, e quanto sta accadendo lo sta confermando. Il dualismo tra l’altoatesino e lo spagnolo caratterizzerà le prossime stagioni e terrà tutti incollati al televisore, per ammirare le loro gesta.

Lo scorso anno, i due si sono equamente divisi le vittorie nelle prove del Grande Slam. Anche se a carattere generale, Sinner ha mostrato una certa superiorità, come testimoniato dal fatto che l’azzurro, ormai da un anno, è numero uno al mondo incontrastato nel ranking. Nonostante il suo talento, Alcaraz non riesce ancora a riavvicinarlo.
Dopo l’assenza forzata dai campi di Sinner per la sospensione, il duello è pronto a ripartire ai massimi livelli. Alcaraz sta provando a esprimere il suo miglior tennis, ma Jannik è tornato in grandissima forma, come se non si fosse mai fermato. A questo punto, tutti sognano tra loro nuovi duelli epici, come quelli che ci sono già stati e la cui riproposizione è uno dei grandi motivi di interesse per il prosieguo del 2025 tennistico.
Bravissimi ma molto diversi tra loro, Sinner e Alcaraz propongono ognuno il proprio stile, a livello di gioco ma non solo. Arriva un racconto piuttosto particolareggiato dall’interno.
Sinner e Alcaraz raccontati dai raccattapalle degli Internazionali di Roma: visti da vicino in campo
Nei giorni degli Internazionali di Roma, i due sono stati visti da vicino dai giovani raccattapalle sul terreno di gioco. L’Adnkronos ha raccolto le sensazioni di alcuni di loro.

Viene confermata la naturale cordialità e gentilezza di Sinner, sempre molto sciolto, a proprio agio, rilassato e in grado di avere una buona parola per tutti. “Quando è partita la ola per lui l’ho visto sorridere, è sempre molto carino e gentile con noi”, ha raccontato una ragazza. “L’ho visto in difficoltà all’inizio, ma poi si è ripreso”.
Anche Alcaraz è tendenzialmente molto gentile con tutti, ma con qualche eccezione: “Ci ringrazia spesso e ha buoni modi, ma in una partita si è arrabbiato perché non gli abbiamo passato le palline velocemente“. Piccoli momenti di nervosismo che nella tensione agonistica di una partita si possono perdonare.