Terremoto per Novak Djokovic che ora deve fare i conti con un’ultima notizia che di certo non gli farà piacere: le parole sono pesanti e di un certo tipo
Il campione serbo non si arrende al passare del tempo e ha in mente ancora grandi imprese nella sua carriera. Il problema è che alla soglia dei 38 anni il suo fisico sembra non rispondere più come un tempo. Urge valutare con il suo staff quale può essere il suo reale livello attuale.

Arrivano brutte notizie in casa Djokovic, soprattutto per quanto riguarda le speranza dei suoi numerosi tifosi. Il campione serbo non ha preso parte agli Internazionali di Roma, cercando di risparmiare le forze per il Roland Garros, uno dei grandi obiettivi di questa stagione. La collaborazione con Andy Murray non ha portato i frutti sperati e l’ex numero 1 del mondo non è riuscito ad agguantare ancora una vittoria che vorrebbe dire cifra tonda (insegue quota 100). Riuscirci in uno Slam rischia di essere un pizzico complicato e questo lo sa bene anche lui, anche se la speranza è sempre l’ultima a morire. Nel frattempo ha salutato sui social il vecchio amico scozzese, ringraziandolo per il suo operato.
Nole si sta allenando forte (senza coach) e spera di crescere a livello di condizione per l’estate, con Wimbledon come altro obiettivo sullo sfondo. Certo avere a che fare con un Sinner e un Alcaraz di questa portata non è poi cosa semplicissima. In Serbia si è parlato molto di questa separazione, con molteplici risvolti e parecchi non l’hanno vista in chiave positiva.
Le parole di Patrick Mouratoglou fanno male a Djokovic: i suoi tifosi sono distrutti
Chi ha punzecchiato con delle dichiarazioni recente Novak Djokovic è stato Patrick Mouratoglou, storico allenatore del circuito. L’ex coach delle sorelle Williams, tramite un commento su LinkedIn, ha commentato la scelta di Nole, alimentando un minimo di interrogativi.

“Novak Djokovic si separa da Andy Murray. Nessuna vittoria sulla terra battuta. Grandi domande in vista del Roland Garros. Lo ribadisco: la motivazione è essenziale per lui. Non ha bisogno di giocare l’intera stagione sulla terra battuta”. Poi aggiunge: “Non basta presentarsi ad un torneo dello Slam per sperare che tutto accada come per magia. La sua decisione di giocare a Ginevra è logica. Vuole tornare a vincere, prima di andare a Parigi”. La domanda che si è posto Mouratoglou è se basterà. Se lo chiedono anche i tifosi.