Cambiamento importante nel mondo del tennis, rivoluzione agli Internazionali d’Italia dal 2026: cosa sta per succedere
Non è ancora un vero e proprio quinto Slam, come forse in tanti vorrebbero, soprattutto in Federtennis. Tuttavia è chiaro ed evidente che ormai gli Internazionali d’Italia non siano più un appuntamento fra i tanti. E non solo per i giocatori italiani. Tra i Masters 1000, l’Open romano resta uno dei più apprezzati, per la bellezza della location, per il calore del pubblico e per un’organizzazione quasi sempre impeccabile. Una crescita costante che porterà presto a una clamorosa rivoluzione: dal 2026 cambierà tutto.

In un processo di costante miglioramento, non si può lasciare nulla al caso. I dettagli vanno limati, i rischi di imprevisti più o meno gravi devono essere ridotti al minimo. Lo sanno bene i giocatori, come il numero uno al mondo, Jannik Sinner, finalmente protagonista anche nel torneo di casa. Ma lo sanno bene, anzi, lo sanno ancora di più, gli organizzatori di Roma e i vertici della Federazione, Binaghi in primis.
Non stupisce quindi la notizia, ormai ufficiale, della svolta clamorosa in arrivo dal 2026. Ancora poco tempo e il Foro Italico non sarà più lo stesso, o almeno non sarà più quello che abbiamo potuto ammirare negli ultimi anni, quelli della crescita reale del torneo romano, diventato da diverso tempo uno dei più attesi dell’anno.
Svolta per gli Internazionali d’Italia, cambia tutto dal 2026: cosa sta succedendo
Un movimento in crescita come quello italiano, capace in questa edizione di portare in fondo giocatori sia nel torneo singolare maschile che nel femminile, senza dimenticare il magnifico doppio composto da Errani e Paolini, merita un torneo all’altezza dei migliori del calendario.
E se dei cambiamenti importanti si sono visti già in questa edizione, con l’ampliamento del site e la costruzione di tre campi di prim’ordine, la vera e propria rivoluzione comincerà dal 2026 e coinvolgerà direttamente il Campo Centrale.

Per quanto in una città come Roma, spesso e volentieri assolata, non sia così necessario proteggersi dalle intemperie, il mese di maggio è spesso capriccioso. Anche per questo motivo la Federazione ha presentato negli ultimi giorni il progetto per la costruzione di un Nuovo Campo Centrale dotato di tetto mobile, come in molti dei tornei più importanti al mondo.
I lavori cominceranno nel 2026 e saranno fondamentali per portare gli Internazionali d’Italia in un’altra dimensione, come confermato dal presidente della Federtennis, Angelo Binaghi: “La copertura del Centrale è un qualcosa di necessario. Si tratta di un’opera necessaria, il livello di Roma è talmente alto che non si può più rimandare un cambiamento del genere“.