Svelata tutta la verità su Novak Djokovic: i fan sono rimasti senza parole, l’accusa è davvero molto pesante.
Il pubblico accorso al Foro Italico per gli Internazionali BNL d’Italia 2025 ha vissuto davvero grandi emozioni. Il torneo si è concluso con il successo di Carlos Alcaraz, che in finale ha battuto in due set Jannik Sinner. Non ha invece preso parte al Masters 1000 capitolino Novak Djokovic, che dopo i risultati molto deludenti degli ultimi tornei ha deciso di fermarsi per preparare al meglio il Roland Garros.

Le eliminazioni al primo turno subite a Monte Carlo contro il cileno Tabilo e a Madrid contro Arnaldi hanno convinto Nole e il suo staff a uno stop strategico in vista di Parigi. In tanti speravano nella sua presenza a Roma ma l’ex numero uno al mondo ha preso un’altra decisione. Tuttavia proprio nelle scorse ore è emerso un retroscena sul campione serbo che ha lasciato senza parole tutti gli appassionati di tennis.
Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), non le ha mandate a dire. In occasione della presentazione del progetto ‘Sport e Innovazione Made in Italy’ alla Farnesina il numero uno della Federazione si è tolto più di qualche sassolino dalla scarpa, scagliandosi direttamente contro il CONI e il presidente Malagò e chiamando in causa anche Djokovic.
Bomba Djokovic: svelata la verità, i tifosi non possono crederci
Binaghi ha infatti precisato che il CONI “avrebbe voluto ammazzare noi e gli Internazionali d’Italia“. Il presidente della FITP sostiene che il CONI abbia cercato di non far giocare Medvedev e Rublev a Roma “inventandosi che il Cio chiedeva che i giocatori russi non potessero giocare e poi hanno giocato alle Olimpiadi“.

Ma l’affondo del numero uno della Federazione Italiana Tennis e Padel non finisce qui. Binaghi, infatti, accusa il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò (in passato anche presidente degli Internazionali d’Italia), per aver provato a non far giocare Djokovic a Roma per via del vaccino. Il tutto, sottolinea ancora Binaghi, “ben sapendo che non consentire a giocatori che avrebbero avuto il diritto di giocare avrebbe voluto dire chiudere e far revocare la licenza degli Internazionali“.
Parole durissime che accertano come la frattura tra i due organismi sia ancora molto profonda e difficilmente sanabile. Di certo non un buon segnale per il mondo dello sport italiano.
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