L’episodio ha fatto molto discutere al Roland Garros. C’è di mezzo Novak Djokovic e una sua richiesta pressante
Novak Djokovic è arrivato al Roland Garros in grande fiducia dopo la vittoria del centesimo titolo in carriera avvenuta all’ATP 250 di Ginevra, torneo in cui ha sconfitto in finale Hubert Hurkacz.

All’indomani di quella vittoria, Djokovic si è recato subito a Parigi per presenziare, sul Philippe Chatrier, alla cerimonia commemorativa in onore di Rafa Nadal cui hanno partecipato anche Roger Federer e Andy Murray. Un momento davvero toccante con i quattro grandi protagonisti del tennis del nuovo millennio di nuovo insieme per celebrare una leggenda di questo sport che ha deciso di ritirarsi lo scorso anno.
Dei Fab Four, solo Djokovic è rimasto in attività. Il campione serbo ha cominciato al meglio il suo ennesimo Roland Garros con due vittorie in tre set contro McKenzie McDonald e Moutet. Al terzo turno, il serbo è atteso da un avversario altrettanto alla portata ovvero l’austriaco Misolic. Dovesse qualificarsi, nel suo ottavo di finale ci sarà un tennista britannico ovvero Norrie o Fearnley in vista del possibile quarto con Zverev e della semifinale con Sinner.
Djokovic criticato dopo l’episodio: “Non può chiederlo”
Un cammino, dunque, fin qui senza intoppi per Djokovic. C’è stato comunque un episodio che ha fatto discutere con Nole protagonista in occasione del match di primo turno disputato con McDonald. A causa del forte vento e della pioggia intermittente caduta in alcune fasi dell’incontro, il serbo ha chiesto con insistenza che si procedesse alla chiusura del tetto del Philippe Chatrier.
La richiesta è stata piuttosto pressante e, alla fine, è stata accolta nonostante ci fossero le condizioni per proseguire la partita in modalità open. L’insistenza di Djokovic non è piaciuta a Guy Forget, ex tennista francese nonché ex direttore del Roland Garros, ruolo ora ricoperto da Amelie Mauresmo.

Forget ha detto la sua sull’episodio sul portale We Love Tennis. “Esiste un protocollo ben preciso in questi casa e i tennisti devono metterselo in testa -si legge nelle dichiarazioni riportate da tennisitaliano.it – Novak non può chiedere che il tetto venga chiuso solo perché gli conviene in quel momento. Se si tratta di una pioggia momentanea destinata a cessare, non si deve chiudere il tetto solo perché un tennista lo chiede con insistenza.”
Di episodi simili a quello che ha coinvolt Djokovic ce ne sono stati parecchi nelle partite con meteo avverso. Non sempre c’è un tetto da chiudere e, quando piove, non mancano le richieste di sospensione della partita da parte degli stessi giocatori anche se ci sono le condizioni per proseguire. E’ il giudice di sedia che deve decidere e, nei casi limite, le scelte non sempre sono approvate da tutti. Va detto comunque che, nella partita vinta da Djokovic con McDonald, la chiusura del tetto non ha fatto influito sul risultato finale del match, terminato con un triplice 6-3 a favore del serbo.