Il campionissimo serbo, eliminato da Jannik Sinner nelle semifinali di Parigi, si è confessato ai microfoni della BBC
Ci ha provato con tutte le sue forze, mettendo in campo non solo la sua classe, ma anche tutto il suo carisma, nonché il peso della leggenda che si porta dietro grazie ai 24 Major vinti in carriera, ma non c’è stato nulla da fare.
Dopo un disastroso avvio di stagione sulla terra rossa, con una serie di eliminazioni al primo turno subite anche per mano di avversari che una volta avrebbe travolto senza troppo penare, Novak Djokovic ha concentrato tutti i suoi sforzi sul Major parigino, determinato a vincere il suo 25esimo Slam: un traguardo che, se raggiunto, lo avrebbe posto sul tetto solitario dei tennisti più vincenti di ogni tempo a livello di Major.
Dopo aver appreso con discreta preoccupazione quali avversari gli avesse riservato il tabellone del Roland Garros, il fuoriclasse di Belgrado ha raccolto tutte le energie mentali e fisiche a disposizione per compiere l’ennesima leggendaria impresa della sua carriera. La missione si è infranta sullo scoglio marmoreo di nome Jannik Sinner, che lo ha battuto in semifinale (dopo che nei quarti Nole aveva vinto in 4 set contro Sascha Zverev) in tre combattutissimi parziali.
Prima di un comunque meritato riposo (e dell’adeguamento della preparazione per l’imminente stagione sull’erba) in vista dell’obiettivo primario della stagione, che resta il torneo di Wimbledon, il campione slavo ha rilasciato un’interessante intervista alla BBC, in cui ha fornito spiegazioni su una prematura separazione che ha fatto discutere non poco all’interno del circuito.
Djokovic e il divorzio da Murray: la versione del serbo
Dallo scorso novembre il tennista, uscito dalla Top 3 dopo un 2024 fatto di zero trofei messi in bacheca, aveva avviato una collaborazione tecnica con Andy Murray, l’ex giocatore scozzese ritiratosi appena pochi mesi prima nel suggestivo teatro di Wimbledon e già avversario di Nole in tante battaglie negli anni d’oro.
Dopo aver affrontato insieme gli Australian Open e i primi appuntamenti del nuovo anno (costellati di scarsi risultati se si eccettua la finale all’ATP Masters 1000 di Miami), i due ex rivali hanno deciso di interrompere prematuramente il sodalizio prima dell’inizio del Roland Garros. Entrambi, sebbene in tempi diversi, hanno spiegato i motivi che avrebbero portato al divorzio.
“È stata una grande opportunità per me. Abbiamo trascorso dei momenti molto belli lontano dal campo. I risultati non sono stati quelli che volevamo, ma ci abbiamo provato“, ha dichiarato lo scozzese.
“Sentivamo che non avremmo potuto ottenere di più dal nostro lavoro in campo. Il mio rispetto per Andy rimane lo stesso, ancora di più perché ho imparato a conoscerlo come persona. Ho visto che ha una brillante intelligenza tennistica e una mentalità da campione davvero rara. Legge il gioco in modo incredibilmente buono. Non siamo riusciti a ottenere ciò che entrambi speravamo in termini di risultati, questo è tutto. A volte le cose funzionano, a volte no“, ha detto Nole nel corso dell’intervista con la TV inglese
