La campionessa bielorussa, sotto shock dopo la sconfitta patita da Gauff a Parigi, incassa la dura critica della leggenda americana
Un film già visto. Girato e svoltosi con le stesse identiche modalità. Aryna che va avanti nel punteggio, che comanda la partita, il ritmo, gli scambi, e Coco in trincea, a respingere gli assalti della bielorussa. Che poi, esattamente come accaduto nella finale di New York del 2023, va fuori giri iniziando a sparacchiare in corridoio dei colpi che forse non sarebbe stato necessario tirare con quella potenza.

Sebbene possa sembrare facile giudicare da fuori, la lettura tecnico-tattica di quanto accaduto agli Us Open due anni fa e al Roland Garros pochi giorni fa è assolutamente identica. Sabalenka, che è resta la miglior giocatrice del mondo – il vantaggio nel ranking WTA è a dir poco eloquente – ha un’innegabile difficoltà nel gestire emotivamente le finali dei Major.
Soprattutto quando dall’altra parte c’è un’avversaria che, assolutamente non priva di incertezze dal punto di vista emotivo, riesce comunque ad esser più lucida. Più fredda nel capire le situazioni e forse anche più disposta a soffrire. Anche quando questo possa comportare un rischiare di essere presa a pallate dalla potente rivale.
Grazie a queste qualità, Coco Gauff è riuscita ancora una volta, come a New York, a beffare Aryna Sabalenka, dandole il secondo dispiacere (in rimonta entrambi) in 20 mesi nelle finali dello Slam.
Sabalenka, Chris Evert passa all’attacco: sentenza durissima
A dirla tutta il peggio di sé la ‘Tigre di Minsk’ non l’ha dato in campo, dove pure ha commesso un numero di errori gratuiti che normalmente avanzerebbero per un torneo intero. Dopo essersi lamentata delle condizioni di gioco, a suo dire quasi impossibili causa vento forte, la bielorussa ha in qualche modo snobbato i meriti della sua avversaria, arrivando a dire che se Iga Swiatek l’avesse battuta in semifinale, andandosi così a giocare il trofeo con Coco, avrebbe sicuramente battuto l’americana. Non certo una campionessa di stile, sebbene non siano mancati i sorrisi misti a lacrime nell’immediato post match.

Una leggenda del tennis americano e mondiale come Chris Evert non ha particolarmente gradito le parole della numero uno del mondo, oggetto di un pesante attacco motivato da una dovuta risposta alle lamentele sulle condizioni ventose di Parigi.
“Quando ho sentito Aryna dire che è stata la sua peggiore finale, sono rimasta sorpresa. Devi saper adattare il tuo gioco. È la stessa cosa per entrambe le giocatrici. Devi fare questi aggiustamenti. Se sei numero uno o numero due al mondo, devi sapere giocare con il vento. C’era un turbine. Beh, sai cosa? Allora devi davvero prepararti e preparare il colpo più velocemente, devi esserne consapevole, rimpiccolire il campo e non andare sempre a cercare le linee se c’è così tanto vento. È stato lo stesso per entrambe e penso che Coco si sia adattata molto meglio“, ha detto la grande rivale di Martina Navratilova.