Il sogno di tutti gli amanti del Padel potrebbe presto diventare realtà, la svolta epocale è vicinissima: cosa sta succedendo
Il Padel è ormai diventato uno degli sport più popolari in Italia e nel mondo. Non parliamo di partitelle tra amici o colleghi, bensì di professionismo e tornei di spessore. I circuiti World Padel Tour e Premier Padel possono essere tranquillamente paragonati ad Atp e Wta del tennis, e proprio per questo motivo appassionati ed addetti ai lavori stanno conducendo una ‘battaglia’ molto determinata.

Ci riferiamo all’inclusione del Padel nel novero degli sport olimpici. La questione è già suo tavolo da diversi anni, ma finora non ha registrato svolte cruciali: il motivo risiede nel fatto che il Padel ancora non soddisfa i requisiti necessari per essere ammesso dalle entità responsabili dei Giochi Olimpici. Uno dei principali ostacoli è la mancanza una Federazione Internazionale riconosciuta dal Comitato Olimpico e soggetta al suo codice etico.
Prossimamente, tuttavia, potrebbe finalmente arrivare la svolta. È quanto trapela dalle parole rilasciate dal presidente FIP, Luigi Carraro, ai microfoni dell’Ansa durante il BNL Italy Major Premier Padel in scena al Foro Italico di Roma.
Padel alle Olimpiadi? Si può, la svolta è vicina: tutti i dettagli
Il numero uno della Federazione Internazionale Padel si è soffermato innanzitutto sulla crescita del movimento: “Abbiamo costruito un circuito che è un unicum, non esiste in nessuno sport la possibilità di combinare sistematicamente gare maschili e femminili. Noi crediamo nell’uguaglianza e nel padel le donne sono protagoniste, la wild card a Sara Errani, è la testimonianza di quanto questo movimento stia crescendo”.

Per quanto riguarda invece il sogno Olimpiadi, Carraro ha sottolineato: “Oggi abbiamo tutti i requisiti per essere sport olimpico, ma noi dobbiamo essere molto rispettosi del lavoro del Cio, che non guarda solo le caratteristiche sulla carta”.
A Roma era presente anche il presidente del CIO, Thomas Bach. “Si è detto fortemente impressionato dall’espansione del padel, della crescita degli ultimi anni a livello globale e dall’entusiasmo che c’è attorno al nostro sport. Non può che avermi fatto piacere quando mi ha detto ‘Presidente Carraro, vedo gente che gioca a padel e campi ovunque in giro per il mondo…’, complimentandosi per quanto fatto finora in nome di uno sport fortemente socializzante e inclusivo”, ha gonfiato il petto Carraro.
Secondo il dirigente – rieletto lo scorso anno numero uno della FIP con l’85% dei votanti presenti in assemblea – manca davvero poco affinché il Padel possa entrare nella dimensione che meriterebbe. “Credo che lavorare così, con eventi che migliorano giorno dopo giorno, sia il miglior viatico per diventare uno sport a cinque cerchi. Il Cio si sta evolvendo e sa che è una buona opportunità far entrare il padel perché è uno sport già trasmesso in 242 Paesi”, ha concluso.
Staremo a vedere. Magari nel 2028, a Los Angeles, potrebbe già essere la volta buona. Lo sperano tutti i tifosi di questo splendido sport, lo sognano i giocatori vogliosi di battersi per una medaglia d’oro in carriera.