Il bizzoso tennista australiano, praticamente inattivo dal torneo di Miami, ha subìto un’amara esclusione: cosa è successo
‘Chi semina vento, raccoglie tempesta’. Mai motto fu più azzeccato per descrivere cosa stia capitando ora ad un personaggio che, dopo mesi trascorsi a prendere di mira qualsivoglia collega che abbia avuto dei problemi coi controlli antidoping (anche se le indagini, come nei famosi casi che hanno coinvolto Jannik Sinner ed Iga Swiatek, hanno poi determinato una sostanziale innocenza degli atleti), ora fa i conti coi suoi eccessi. Con l’ironia ai limiti della diffamazione. Con un senso di disapprovazione generale per i suoi torbidi pensieri.

Tutto questo è Nick Kyrgios, un personaggio a dir poco controverso, oltre che – non si può negare – giocatore dotato di un talento fuori dal comune che però raramente si è tradotto con importanti vittorie sul campo.
Dopo l’apice in carriera, raggiunto con la finale di Wimbledon giocata e persa contro Novak Djokovic nel 2022, l’australiano è entrato in un’incredibile spirale di infortuni e ricadute che lo hanno costretto ad un’inattività durata praticamente due anni.
Basti pensare che nel 2023 il nativo di Canberra ha giocato solo un match, perso malamente a Stoccarda, salvo poi fermarsi per un ulteriore anno e mezzo. Nel frattempo però, dopo aver fatto i conti coi problemi al ginocchio e una ferita al piede procuratasi nel tentativo di sventare una rapina a casa della madre, il giocatore ha fatto andare anche troppo la sua velenosa lingua.
L’esplosione del caso Clostebol – la tristemente nota vicenda doping che ha coinvolto Jannik Sinner – lo ha visto salire sul trono degli accusatori del tennista azzurro. Da lì è partita una campagna diffamatoria senza precedenti, che nel tempo gli ha causato antipatie e conseguenze reali.
Kyrgios escluso da Wimbledon: che mazzata per l’australiano
Dopo mesi passati ad infangare la figura del campione azzurro, i cui tifosi hanno anche avanzato delle proteste formali nei confronti dell’ATP per tutelare il loro idolo, Kyrgios è tornato in campo. Con risultati a dir poco modesti. Scivolato addirittura, nel corso del 2025, oltre la 1000esima posizione del ranking, il tennista ha vinto un solo incontro – in quel di Miami – nel nuovo anno, a fronte di cinque match disputati. Ma non è tutto.

Dopo aver saltato di netto, come di consueto, tutta la stagione sull’erba, il 30enne contava di rientrare per disputare, grazie al ranking protetto, qualche torneo sull’erba. Per poi magari provare nuovamente l’ebbrezza di Wimbledon. Un sogno che è rimasto tale, frustrato dalla realtà di una preparazione approssimativa e dalle conseguenze dei suoi comportamenti ‘social‘.
Oltre a non scendere in campo da giocatore nei Championships infatti, Kyrgios non farà nemmeno parte del team dei commentatori della BBC. Il broadcaster britannico non ha infatti gradito la campagna denigratoria del tennista nei confronti del campione azzurro, con parecchi utenti che già, nel 2024, avevano inondato di proteste la televisione inglese per aver incluso l’australiano, fresco di ammissione di colpevolezza per aver aggredito l’ex fidanzata Chiara Passari, nella squadra di collaboratori a copertura del prestigioso evento londinese.