La campionessa bielorussa, ancora sotto choc dopo la finale persa al Roland Garros, ha fatto mea culpa: arriva l’ammissione
Una volta fa male, due volte ancora peggio. Potremmo anche includere, nel conteggio delle amarezze, la stessa finale degli Australian Open dello scorso gennaio contro Madison Keys, quando quanto meno la tennista di Minsk non era stata battuta dopo essersi trovata avanti di un set.
Circostanza invece questa che è accaduta per ben due volte, nel giro di poco più di un anno e mezzo e sempre in regime di finali Slam, contro Coco Gauff. Che sta diventando, per Aryna Sabalenka, un vero incubo. Un rebus difficile da risolvere e che le ha già comportato due sconfitte negli ultimi atti prima degli Us Open del 2023, poi nel recentissimo Roland Garros 2025.
Ma andiamo con ordine. Dopo aver vinto un rocambolesco primo set – stesso vantaggio acquisito a New York 20 mesi prima – la bielorussa ha iniziato ad essere irretita dalla resistenza della coriacea americana, che si è difesa rimandando dall’altra parte i violenti attacchi della ‘Tigre di Minsk‘ fino a costringerla a sparacchiare colpi oltre le righe. Una serie incredibile di errori non forzati che ha permesso a Coco Gauff di risalire nel punteggio fino ad incamerare in sequenza secondo e terzo parziale. E di conseguenza il titolo di campionessa di Parigi.
Dalla conferenza di Parigi a quella di Berlino: Sabalenka pentita
“Penso che Coco abbia vinto la partita non perché abbia giocato incredibilmente, ma perché ho fatto tutti quegli errori su palle facili. Questo fa male, soprattutto quando hai giocato davvero un buon tennis tutta la settimana. Se Iga Swiatek mi avesse battuta in semifinale, penso che avrebbe vinto la finale. Fa solo male. Ho giocato una finale davvero disastrosa“, ha detto la numero uno del mondo, ancora piena di frustrazione, nella pancia dell’impianto parigino dopo la dolorosa sconfitta.
Parole, queste, che hanno inevitabilmente generato polemiche a non finire. Non esattamente improntate alla sportività, per usare un eufemismo, le dichiarazioni di Aryna che però, qualche giorno dopo, nel Media Day del torneo di Berlino in corso di svolgimento, si è pentita di quanto sostenuto. Ammettendo di aver sbagliato.
“Sono stata decisamente poco professionale. Ho lasciato che le emozioni prendessero il sopravvento e mi pento di quello che ho detto. Tutti commettiamo degli errori. Sono un essere umano e sto ancora imparando molto nella vita. Tutti attraversiamo dei giorni in cui perdiamo il controllo. La differenza, nel mio caso, è che il mondo mi osserva”, ha esordito Sabalenka.
“Ho scritto a Coco dopo la finale: non subito ma di recente. Volevo scusarmi con lei e assicurarmi che sapesse che per me ha assolutamente meritato di vincere il torneo. La rispetto molto. Non sono stata intelligente in quella conferenza. Ho riflettuto molto su quello che è accaduto e aperto gli occhi. Ho capito molto di me stessa. È stata una lezione dura“, ha detto con grande sincerità la campionessa bielorussa.
