La tennista azzurra, scivolata al quinto posto del ranking dopo l’ultimo torneo, ha parlato delle sue aspettative ai Championships
Ci siamo. Salvo imprevisti – che dalle parti di ‘Church Road’ significa ovviamente maltempo – Jasmine Paolini si appresta a fare il suo debutto sull’erba di Wimbledon contro la lettone Anastasia Sevastova nel primo pomeriggio del giorno inaugurale del torneo.
Reduce dalla dura lezione subìta da Iga Swiatek nella semifinale del torneo di Bad Homburg – la polacca, che poi avrebbe perso in finale contro Jessica Pegula, ha battuto l’azzurra con un netto 6-1, 6-3 – la tennista di Castelnuovo di Garfagnana è chiamata a confermare il clamoroso percorso del 2024, quando arrivò un po’ a sorpresa in finale ai Championships, salvo poi essere sconfitta dalla ceca Krejcikova in tre set.
L’impresa però non è certo tra le più semplici. Vuoi per l’agguerrita concorrenza, vuoi per uno stato di forma che non è paragonabile a quello esibito lo scorso anno (e che consentì all’azzurra di arrivare in finale anche al Roland Garros), il cammino di Jasmine è ricco di insidie. E di pericoli.
Ne è pienamente consapevole la stessa numero 5 del ranking – superata al quarto posto proprio da Swiatek dopo il torneo tedesco di cui sopra – che nel Media Day di Wimbledon ha parlato delle sue aspettative e speranze legate al Major inglese.
Paolini a Wimbledon: le parole dell’azzurra
“Devo trovare le migliori sensazioni, l’energia positiva che questo posto può darti se lo prendi nel modo corretto: sono i miei primi obiettivi. Ho sensazioni completamente diverse rispetto allo scorso anno, anche rispetto a Parigi. Cerco di prendere quello di buono che c’è stato lo scorso anno ma devo anche pensare che quest’anno può succedere qualsiasi cosa. Devo liberarmi di quello che è stato nel 2024, dare il meglio e sapere che quello che viene viene“, ha detto candidamente Jas.
“Cerco sempre di mantenere basse le mie aspettative, soprattutto sull’erba, superficie in cui può succedere davvero di tutto. Sto cercando di concentrarmi sul primo match, provare a giocare una partita positiva con un buon livello. Penso che questo sia l’obiettivo per il primo turno“, ha poi aggiunto Paolini, che ha parlato anche del diverso modo di comunicare del coach Marc Lopez rispetto al predecessore Furlan.
“Non abbiamo avuto molto tempo per allenarci, perché il calendario è fitto. In generale non sto ricevendo consigli diversi, ma è diverso il loro modo di comunicare. Per ora sta andando bene, sono curiosa di vedere come andrà quando potremo allenarci per più tempo“, ha infine concluso l’azzurra.
