Il campione spagnolo ha parlato dei suoi desideri alla vigilia del mitico torneo di Wimbledon: tutto pronto per la rivincita tra i due grandi rivali
Nemmeno il tempo di esprimere un desiderio certamente legittimo, anche perché tutto sommato confermato dalle stesse previsioni dei bookies, che quasi quasi il banco ha rischiato di saltare subito. Con un anticipo che avrebbe letteralmente sconvolto l’andamento del torneo di Wimbledon già nella sua giornata iniziale.

Già perché la prima giornata di incontri sull’erba dell’All England Club ha riservato una quantità tale di sorprese (fuori subito Medvedev e Rune, con Taylor Fritz ancora a rischio eliminazione) che per poco non ha incluso, nella sua inaspettata lista, anche l’eliminazione al primo turno del favorito numero uno in campo maschile. Quel Carlos Alcaraz che ha sofferto le pene dell’inferno prima di avere la meglio, dopo 5 set ed oltre 4 ore e mezzo di battaglia, su un Fabio Fognini in versione Monte Carlo 2019.
Il 38enne sanremese, alla sua ultima apparizione al Major londinese, ha sfoderato una prestazione da incorniciare, costringendo il numero due del mondo a dover giocare il suo miglior tennis nel quinto set per evitare di salutare Wimbledon già al primo turno da campione in carica. Uno scenario che non è mai verificato dal 2003 in poi, anno in cui l’allora detentore Leyton Hewitt perse al primo turno dopo essersi laureato campione 12 mesi prima.
C’è mancato davvero poco – per riprendere il nostro incipit – perché le parole rilasciate alla stampa dal campione spagnolo non fossero già riposte nel cassetto delle notizie invecchiate precocemente
Alcaraz sfida Sinner: ennesima battaglia a Wimbledon?
Intervistato da Sky Sport nell’immediata vigilia del torneo inglese, il nativo di Murcia è tornato sulla rivalità con Jannik Sinner, con ovvi richiami alla mitica finale di Parigi disputata tra i due meno di un mese fa.

Il fuoriclasse iberico, giustamente ambizioso oltre che intenzionato a difendere con le unghie e coi denti il titolo conquistato per due anni di fila sull’erba dell’impianto londinese, ha espresso il suo desiderio. Una volontà che ha rischiato seriamente di trasformarsi in un boomerang dalle conseguenze devastanti.
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“Spero di giocare in finale anche qui a Wimbledon“, ha dichiarato lo spagnolo, motivando il tutto con considerazioni assolutamente condivisibili sullo status suo e del suo rivale. “Le nostre sfide sono tra le più dure. Credo che la gente, ogni volta che io e lui abbiamo giocato contro, si sia davvero divertita. Questa stagione lui ha vinto l’Australia e io Parigi, e gli ultimi 6 Slam ce li siamo divisi noi“, ha aggiunto Alcaraz. Che forse non aveva fatto i conti con la classe di un Fognini che stava per giocargli uno scherzo davvero incredibile.