“Musetti, Sinner e Maldini”, il racconto del torneo stupisce i tifosi

A margine del torneo in terra lombarda, il Direttore della kermesse ha raccontato dei gustosi aneddoti relativi ad anni fa

Quando un tennista italiano sale alla ribalta della classifica mondiale e dell’interesse pubblico vincendo prestigiosi match, o financo tornei, arrivando a trionfare perfino nei Major e magari occupando stabilmente – come fa Jannik Sinner da ben 56 settimane consecutive – la posizione numero uno del ranking mondiale, è normale che si scateni la caccia all’aneddoto. Al retroscena inedito che racconta delle curiosità del campione prima che il suo talento esplodesse alla ribalta del circuito ATP.

Jannik Sinner in una sessione d'allenamento a Wimbledon
“Musetti, Sinner e Maldini”, il racconto del torneo stupisce i tifosi (Ansa Foto) – Tennisfever.it

Quante volte, dall’ottobre del 2023 in poi, abbiamo sentito parlare dell’adolescenza di quel timido ragazzo della Val Pusteria, diviso tra la passione per lo sci e quello per la racchetta, o delle sue abitudini così diverse dalla maggior parte dei suoi stessi tifosi,pochi dei quali sono cresciuti tra le vette altissime dell’Alto Adige.

Poi ci sono i racconti strettamente di campo, quelli legati ai primi tornei da semi professionista del giocatore: chicche che in pochi ricordano, perché ignari che quello che avevano davanti sarebbe diventato, in relativamente poco tempo, uno dei più grandi tennisti contemporanei.

Approfittando della conclusione dell’Aspria Tennis Cup, il torneo svoltosi la scorsa settimana all’Harbour Club di Milano e accreditato della categoria Challenger ATP, il Direttore della kermesse Massimo Lacarbonara ha parlato ai microfoni di ‘Ubitennis.com‘, raccontando non solo della sua soddisfazione per il successo della competizione, arrivata alla 19esima edizione, ma anche delle eminenti personalità passate da quelle parti anni fa.

Challenger Milano, amarcord e retroscena nelle parole di Lacarbonara

Il citato campione altoatesino ricevette infatti, dalle stesse mani del dirigente, una wild card per accedere al tabellone delle qualificazioni nel 2018, quando non aveva ancora compiuto nemmeno 17 anni. Jannik perse dal 28enne spagnolo Jordi Samper Montana, e nessuno ebbe il sentore di aver avuto in campo un futuro numero uno del mondo. “Possiamo dire di essere stati il primo Challenger giocato da Jannik“, ha affermato con orgoglio Lacarbonara.

Lorenzo Musetti al Roland Garros
Challenger Milano, amarcord e retroscena nelle parole di Lacarbonara (Ansa Foto) – Tennisfever.it

Non ho ricordi della partita ma del post-partita sì. Si presentò il giorno dopo aver perso cercando delle palline per allenarsi e io gli diedi delle palline del cesto non sapendo bene chi fosse e soprattutto chi sarebbe diventato“, ha poi proseguito.

“Tanti futuri grandi campioni sono passati dai nostri campi. Mi vengono in mente Gaudio, Robredo, Dolgopolov, Volandri, anche Thiem quando era molto giovane. Ma quelli che mi colpirono sono stati Rune e Musetti. Di Rune si percepiva la consistenza, di Lorenzo il grande talento ma da qui ad immaginare il successo che sta avendo onestamente no. E poi quest’anno Vasamì ci ha davvero impressionato, anche al di là del risultato”, ha proseguito.

Infine, una divagazione di stampo calcistico, ma comunque legata al circolo che da quasi 20 anni ospita il torneo: “La wild card entrata nella storia è stata quella vinta da Paolo Maldini, insieme a Stefano Landonio, nel 2017. All’epoca organizzavamo il ‘prologo’ che anticipava l’inizio del Challenger con un torneo di doppio che dava la possibilità ai vincitori di entrare con una wild card nel tabellone principale. Non abbiamo mai avuto così tanti spettatori come nel giorno in cui Paolo e Stefano hanno giocato qui sul Centrale. C’era mezzo Milan, c’era Sky… il club esplodeva“, ha ricordato con orgoglio Lacarbonara.



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