Il serbo, autoritario nella sua affermazione contro Muller al primo turno di Wimbledon, è accreditato per un percorso da protagonista: arriva il lusinghiero pronostico
Primo scoglio superato. E che non si dica che sia stato normale averlo fatto con la sicurezza con la quale ha portato a casa il match, visto che nello stesso tabellone, sempre in regime di primo turno, un certo Carlos Alcaraz ha sofferto le pene dell’inferno per avere la meglio sull’inossidabile Fabio Fognini, protagonista di una delle migliori partite della sua carriera. Ma non è tutto.
Il match d’esordio sulla mitica erba inglese è stato infatti fatale per diverse teste di serie, tanto in campo maschile quanto in quello femminile. Sono stati eliminati giocatori del calibro di Zverev, Musetti, Humbert, Bublik, Shapovalov, Rune e Tsitsipas in campo maschile, e poi ancora Gauff, Pegula e Zheng, rispettivamente numero 2, 3 e 5 del mondo, tra le donne.
Attenzione quindi a dare il giusto valore alla vittoria in quattro set di Novak Djokovic, uno che questo torneo lo ha già vinto 7 volte, contro il sempre insidioso Alexandre Muller. Il fuoriclasse di Belgrado, che ancora insegue il sogno, a 38 anni suonati, di vincere il suo 25esimo Major – sarebbe il primo ed unico nella storia ad averlo fatto – non ha un tabellone tra i più semplici, ma la sua motivazione, quel senso di missione che potrebbe ricordare quello messo in mostra con successo alle Olimpiadi di Parigi 2024, potrebbe ancora una volta fare la differenza.
Ne è profondamente convinto l’ex campione americano Andy Roddick, che dai microfoni del suo popolarissimo podcast ‘Served with Andy Roddick‘, ha profetizzato un glorioso cammino per Nole sui campi dell’All England Club.
Roddick tira la volata a Djokovic: il serbo può farcela
“Penso che questa sia l’ultima, la migliore occasione per Djokovic di vincere un altro Major. Non so quando arriverà la fine della sua carriera, ma credo che la sua migliore occasione per centrare questo obiettivo sia sull’erba. Il suo gioco, allo stato attuale trae i maggiori benefici dall’erba, e lui sa come sfruttarla“, ha esordito l’americano.
“Nole supererà i primi due turni. Michelsen serve bene, ma Novak ce la farà. Contro De Minaur sarà in grado di distribuire il servizio e colpire. Con Draper, negli ipotetici quarti di finale, può rispondere al servizio del mancino: questo non lo disturberà. In realtà voglio spingermi oltre: vedo Novak in finale. Vedo Djokovic in finale a Wimbledon. Ho detto quello che ho detto“, ha infine profetizzato l’ex tennista, che poi ha ammesso di ritenere Alcaraz ancora favorito in un ipotetico ultimo atto contro il serbo.
