La tennista britannica non ha nascosto la sua delusione dopo aver perso il combattutissimo match a Wimbledon contro Aryna Sabalenka
Alle volte una sconfitta può essere salutare quasi quanto una vittoria. Alle volte lottare ad armi pari con la leader assoluta del ranking mondiale, una campionessa motivata a vincere finalmente il primo Major stagionale dopo aver perso le finali a Melbourne e al Roland Garros, può far assumere una consapevolezza che a breve potrebbe pagare dividendi altissimi.
Questo è ciò che si porta a casa Emma Raducanu, l’ancor giovane tennista britannica che, dopo il clamoroso exploit agli Us Open del 2021 (quando, non ancora 19enne, riuscì a vincere il torneo partendo dalle qualificazioni), sta dando fondo a tutte le sue risorse fisiche e mentali per tornare in quei quartieri alti della classifica che sembravano appartenerle quasi per diritto di nascita.
Dopo un lungo periodo di crisi, costellato da diversi infortuni che le hanno comportato, nel 2023, addirittura un tripla operazione alla caviglia sinistra e ai polsi di entrambi gli arti superiori, la nativa di Toronto ha fatto i conti con le enormi aspettative generate sul suo conto dalla straordinaria impresa di New York datata ormai quasi quattro anni.
Scivolata anche oltre la 100esima posizione del ranking, l’affascinante atleta ha resettato tutto, ricominciando da quel fuoco chiamato ‘passione per il gioco’. I risultati stanno pian piano arrivando: Emma è attualmente numero 45 del mondo, ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta. Altrimenti non avrebbe lottato alla pari contro Aryna Sabalenka a Wimbledon, dilapidando anzi un consistente vantaggio in un secondo set che sembrava ormai in tasca.
Emma Raducanu tra rimpianti ed orgoglio: la campionessa è tornata
Forte di un vantaggio di 4-1 – con una palla per il 5-1 – nel secondo parziale contro la campionessa di Minsk, la britannica si è fatta rimontare, perdendo 6-4 e privandosi della possibilità di allungare il match al terzo dopo aver perso in volata il primo set.
Intervenuta in conferenza stampa dopo la bruciante sconfitta, la tennista non ha nascosto il suo rammarico, pur essendo consapevole che una tale lezione possa servire da benzina per continuare ad esprimersi sui livelli d’eccellenza mostrati sui campi dell’All England Club di Wimbledon.
“È difficile vedere gli aspetti positivi in questo momento, perché è difficile accettare una sconfitta come questa. Allo stesso tempo, devo pensare che ho giocato contro Aryna, che è la numero uno al mondo e una grande campionessa. Devo essere orgogliosa di questa prova di oggi: mi darà fiducia per il futuro. Il problema prima era che mi sentivo molto indietro rispetto alle migliori giocatrici, ma avere una partita come questa, con occasioni in entrambi i set, mi dà molta fiducia. Forse non sono così indietro come pensavo. Allo stesso tempo, riconosco che è molto difficile ottenere il risultato in questo momento, anche se ho capito che l’erba è una superficie fantastica per me“, ha esordito l’affascinante giocatrice.
“Dopo una sconfitta così probabilmente avrò difficoltà a dormire stanotte, o forse sarò così esausta che crollerò. Mi ci vorranno un paio di giorni per elaborare tutto questo, ma allo stesso tempo mi sta davvero motivando. La verità è che non vedo l’ora di tornare al lavoro; ci sono molte cose che voglio migliorare per consolidare il mio gioco“, ha concluso una combattiva Emma.
