Murray è una furia: scossone tremendo a Wimbledon

L’ex campione scozzese, due volte vincitore dei Championships in carriera, si scaglia contro gli organizzatori: parole di fuoco

Qualche giorno fa un deluso Jack Draper, uscito prematuramente da un torneo al quale si era presentato come uno dei candidati alla vittoria finale, lo ha detto chiaramente: “Questa sconfitta mi fa pensare che quello che Andy Murray ha ottenuto, cioè vincere Wimbledon due volte, è semplicemente incredibile“, ha affermato il britannico dopo la clamorosa eliminazione patita al secondo turno col pur redivivo Marin Cilic.

Andy Murray concentrato
Murray è una furia: scossone tremendo a Wimbledon (Ansa Foto) – Tennisfever.it

In molti ricorderanno la portata dell’impresa del nativo di Glasgow che, metabolizzata la delusione per la sconfitta nell’ultimo atto dei Championships nel 2012, ebbe la forza di riprovarci l’anno dopo, riuscendo finalmente ad alzare al cielo l’ambìto trofeo nel torneo di casa. Una soddisfazione poi replicata nel 2016, per un bis che lo ha fatto entrare di diritto nella storia di Wimbledon.

Anche se ormai da ex tennista professionista (Murray ha appeso la racchetta al chiodo dopo le Olimpiadi di Parigi 2024), lo scozzese è un’istituzione quando si parla del mitico torneo sull’erba dell’All England Club.

Proprio per questo le sue recenti dichiarazioni, giustificate da una serie di episodi che il britannico ha portato di fatto a supporto delle sue tesi, hanno fatto scalpore. L’ex collaboratore tecnico di Novak Djokovic (il rapporto tra i due, iniziato pochi mesi dopo il ritiro di Sir Andy, è durato davvero poco) non le ha mandate a dire alle autorità istituzionali che si occupano dell’organizzazione del prestigioso evento inglese.

Tetto sul centrale, Murray si scaglia contro gli organizzatori

Durante il torneo hanno fatto discutere alcune decisioni messe in atto da chi si occupa di far funzionare al meglio la macchina organizzativa. Lo stringente obbligo di interrompere, anche quando magari manca potenzialmente un solo game alla chiusura del match, gli incontri che si protraggono oltre le 23 ora inglese (vige una sorta di coprifuoco per garantire la tranquillità dei residenti nell’elegante quartiere circostante), non è affatto piaciuto al campione scozzese.

Dimitrov e Sinner al momento dell'uscita dal campo del bulgaro
Tetto sul centrale, Murray si scaglia contro gli organizzatori (Ansa Foto) – Tennisfever.it

Anche la scelta di chiudere il tetto con un netto anticipo, secondo Murray, rispetto alle effettive condizioni di visibilità, sono state stigmatizzate dal 3 volte campione Slam, che sulla piattaforma X ha fatto sentire la sua voce a riguardo.

Quanto è ridicolo chiudere il tetto a questo punto della partita, c’è ancora almeno un’ora di luce, si può ancora giocare ben più di un set di tennis… è un torneo all’aperto!“, ha detto l’ex tennista riferendosi alla copertura del campo che gli organizzatori hanno deciso di attivare all’inizio del terzo set del match tra Jannik Sinner e Grigor Dimitrov, conclusosi poi con la vittoria a tavolino dell’azzurro, che ha suo malgrado beneficiato del clamoroso infortunio del suo avversario, avanti di due set nel punteggio.



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