Il tennista romano, reduce dalla disastrosa avventura a Wimbledon, ha preso la sua decisione: le conseguenze sono devastanti
“Fondamentalmente sono stanco, stanco di rincorrere sempre qualcosa. Per questo ho bisogno di prendermi giorni per pensare, per decidere cosa fare del futuro perché stare in campo in questo modo non è quello che voglio“. Parole che forse non avrebbero nemmeno bisogno di essere spiegate, quelle pronunciate da Matteo Berrettini nella conferenza stampa tenutasi nella pancia dell’All England Club dopo la sconfitta contro il polacco Kamil Majchrzak al primo turno di Wimbledon.
Dopo il doloroso ritiro agli Internazionali d’Italia – già preceduto da un analogo forfait, quello di Madrid, e a causa dello stesso problema ai muscoli addominali – il tennista romano si è preso tutto il tempo necessario per tornare in buone condizioni fisiche nel torneo che più gli ha dato soddisfazioni in carriera: quello di Wimbledon. Quello in cui, primo italiano della storia, raggiunse addirittura la finale, poi persa in 4 set dal cannibale Novak Djokovic.
Rientrato miracolosamente nelle 32 teste di serie dei Championships grazie anche alla rinuncia del norvegese Casper Ruud – curiosamente il suo avversario nel ritiro di Roma al Foro Italico – Matteo non ha sfruttato il tutto sommato buon tabellone che il sorteggio gli aveva riservato.
Il polacco Majchrzak, numero 81 del mondo, ha avuto la meglio nei confronti del grande protagonista della Coppa Davis 2024 eliminando l’azzurro in 5 set. E dire che, con la prospettiva di un secondo turno che sarebbe stato abbordabile, dalla sua parte di tabellone Matteo avrebbe anche evitato l’incrocio con Sascha Zverev, anch’egli eliminato all’esordio, suo designato possibile avversario in 16esimi di finale.
Berrettini, arriva il doppio forfait: 500 punti in fumo
Lo scorso anno l’ex allievo di Vincenzo Santopadre aveva dato uno scossone decisivo alla sua classifica vincendo consecutivamente i tornei ATP 250 di Gstaad e Kitzbuhel, entrambi disputatisi sulla terra battuta.
Non avendo partecipato alle due kermesse nel 2023, Matteo incamerò 500 punti freschi dal doppio trionfo svizzero-austriaco dello scorso anno, scalando importanti posizioni nel ranking in vista della missione, poi fallita, di presentarsi agli Us Open con una posizione all’interno della TOP 30 in classifica.
Dando seguito ai tanti dubbi emersi dopo le sue allarmanti parole post Wimbledon, l’ex numero 6 del mondo ha comunicato ufficialmente la doppia rinuncia a quelle stesse competizioni in cui aveva trionfato 12 mesi fa. Inevitabilmente, la perdita già certificata di 500 punti comporterà un significativo crollo in classifica per il tennista azzurro, destinato ad uscire dalla Top 50 con relative future difficoltà che verranno scontate in sede di sorteggio nei principali tornei.
