Lorenzo Musetti non si trattiene e svela qual è il suo sogno nel futuro immediato: le sue parole sono chiarissime
Reduce dall’infortunio accusato al Roland Garros e dall’eliminazione all’esordio a Wimbledon, Lorenzo Musetti è tornato in campo per cimentarsi nel Masters 1000 di Toronto. L’azzurro ha usufruito di un bye al primo turno, in quanto testa di serie numero tre del tabellone. Poi ha debuttato sul cemento canadese superando abbastanza facilmente l’australiano James Duckworth, col punteggio 7-5, 6-1 maturato in meno di un’ora e mezza.

Superato l’ostacolo iniziale, il classe 2002 toscano scenderà in campo oggi pomeriggio – non prima delle ore 18:30 – per affrontare il giovane americano Alex Michelsen, attuale numero 34 al mondo. Un avversario sicuramente di portata superiore a Duckworth, che ci dirà effettivamente quanto Lorenzo stia bene fisicamente dopo i vari acciacchi degli ultimi tempi.
Intanto, però, “Il Magnifico” sta facendo parlare di sé in queste ore per un’intervista rilasciata alla vigilia del suo debutto in Canada. Più precisamente, si tratta di un’intervista in cui ha svelato qual è il suo sogno per la stagione 2025: la qualificazione alle Nitto Atp Finals di Torino.
Musetti e il sogno da rincorrere per il finale di stagione: le sue parole sono chiarissime
Musetti occupa attualmente la sesta posizione nella Race to Turin, la graduatoria che elegge i migliori otto giocatori dell’anno solare che – appunto – si contenderanno il titolo di Maestro sul cemento indoor piemontese. Andando avanti a Toronto potrebbe scalzare il britannico Jack Draper, che ha deciso di saltare il torneo.
«Torino è sicuramente il mio obiettivo più grande. Ma ovviamente non voglio mettermi troppa pressione. Siamo a metà stagione, quindi ci sono sicuramente molti punti da conquistare» , ha ammesso l’azzurro al sito ufficiale dell’Atp.

Musetti ci ha poi tenuto a spendere parole al miele il suo (storico) coach Simone Tartarini. «Abbiamo una grande connessione, sia sulla vita che sul tennis. Il nostro rapporto cresce ogni volta che trascorriamo il tempo insieme», ha sottolineato.
E, tra una riflessione e l’altra, si è inoltre soffermato sull’ottimo lavoro della FITP che ha rilanciato il movimento tennistico italiano, anche portando nel nostro Paese numerosi tornei di spessore. «La Federazione ha fatto grandi investimenti, anche nell’organizzazione dei tornei in Italia. Abbiamo molti eventi per ogni livello: Futures, Challenger, ATP e le Finals. Abbiamo tutto ciò di cui un tennista ha bisogno per poter diventare un professionista. La Federazione investe soldi anche per offrire supporto finanziario ai giocatori. Credo che tutti questi investimenti stiano dando i loro frutti», ha osservato.






