Bufera Djokovic, ultim’ora pazzesca: cos’è successo

Il fuoriclasse serbo è finito nell’occhio del ciclone dopo l’ufficializzazione della notizia: divampa la polemica, tifosi sotto choc

Non è mai stato solo un tennista, per quanto questa professione lo abbia elevato al rango di migliore della storia, come sostengono in molti. Non è mai stato solo un campione di tennis apprezzato a tutte le latitudini e in grado anche di suscitare una qual certa simpatia grazie alle sue celebri imitazioni o ai suoi recenti duetti con Aryna Sabalenka.

Novak Djokovic affaticato durante Wimbledon
Bufera Djokovic, ultim’ora pazzesca: cos’è successo (Ansa Foto) – Tennisfever.it

Novak Djokovic non è mai stato un personaggio banale. Mai avrebbe potuto esserlo, considerando che è riuscito, nel suo splendido percorso di carriera, ad inserirsi nella rivalità Federer-Nadal diventando una sorta di incubo per entrambi. Al netto di qualche ovvia sconfitta patita dagli altri due membri di coloro che poi sono passati alla storia come i ‘Big Three‘.

Diverso in campo, dunque, ma straordinariamente unico – che piaccia o no – fuori dal terreno di gioco. Le sue convinte posizioni sui vaccini anti-Covid 19 gli hanno causato la mancata partecipazione agli Australian Open del 2021, ad esempio, nonché problemi con la stessa giustizia australiana e successivamente con quella americana, restia a farlo entrare, da non vaccinato, nel suo territorio per la disputa dei tornei previsti in calendario.

Molto attivo politicamente a difesa degli interessi dei tennisti professionisti meno talentuosi (quelli che faticano a mantenersi a causa della mancata spartizione dei ricavi che l’ATP, secondo Djokovic, dovrebbe elargire), il fuoriclasse serbo ha contribuito a fondare il PTPA, il sindacato dei giocatori. Che giusto qualche mese fa ha addirittura intentato causa alla stessa ATP nonché alla WTA, all’ITF e all’ITIA.

Insomma, il campione di Belgrado non le manda a dire quando c’è da alzare la voce contro un’ingiustizia. O a favore di una causa. Anche in patria, dove ha preso nettamente posizione a favore degli studenti nelle manifestazioni di piazza di questi contro il presidente Aleksander Vucic.

Da Belgrado ad Atene, Djokovic contro il governo serbo

Proprio queste frizioni col governo serbo potrebbero essere alla base della clamorosa decisione che la famiglia del tennista ha preso negli ultimi giorni. Dopo aver avuto un incontro con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis lo scorso giugno in vista del possibile spostamento del torneo di Belgrado nella Capitale greca, è successivamente arrivata l’ufficialità dell’indiscrezione già circolante da qualche giorno.

Novak Djokovic ad un cambio campo a Wimbledon
Da Belgrado ad Atene, Djokovic contro il governo serbo (Ansa Foto) – Tennisfever.it

L’edizione 2025 dell’ATP di Belgrado – in programma dal 2 all’8 novembre – non si svolgerà nella capitale serba, bensì ad Atene. Essendo la kermesse di proprietà della famiglia di Novak, è probabile che i recenti dissidi con il governo del suo paese abbiano inciso su questa clamorosa mossa.

La sede dell’evento sarà l’OAKA Arena, che solitamente ospita le partite casalinghe della squadra di basket del Panathinaikos: un impianto che arriva ad ospitare fino a 20.000 persone. Secondo quanto riportato dai media serbi, lo stesso campione slavo sarebbe intenzionato a giocare la competizione a novembre.



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