Il tennista danese, in piena lotta per un posto nella Top Ten del ranking, ha parlato in conferenza stampa: l’annuncio ha stupito tutti
C’è stato un momento, anzi un periodo, in cui il giocatore è stato accreditato come facente parte di quella nuova generazione di fenomeni della racchetta che piano piano, a poco a poco, avrebbe raccolto l’eredità dei ‘Big Three‘ aprendo una nuova era nel tennis moderno. Coetaneo di Carlos Alcaraz, e addirittura 20 mesi più giovane di Jannik Sinner, Holger Rune aveva già dimostrato il suo eccezionale talento nel circuito in giovanissima età, quando ancora solo lo spagnolo si era imposto come campione in erba.
Spintosi fino alla quarta posizione del ranking mondiale nell’agosto del 2023 – giusto qualche settimana prima della definitiva esplosione dell’altoatesino sulla scena mondiale – il danese non ha mantenuto le aspettative che nel frattempo erano cresciute a dismisura nei suoi confronti.
Spesso nervoso, quasi isterico nei continui cambi di allenatore e forse condizionato negativamente dall’ingombrante figura della madre-manager, il classe 2003 non ha tenuto il passo della coppia italo-spagnola, che ha iniziato a dividersi i titoli dello Slam dal gennaio 2024 ad oggi. Compreso ovviamente l’ultimo Major, quello disputato a luglio sull’erba di Wimbledon che ha visto Sinner incamerare il suo quarto Slam della carriera.
Scivolato progressivamente fuori dalla Top Ten, Rune si è tolto qualche soddisfazione qua e là – come la vittoria nell‘ATP 500 di Barcellona dello scorso aprile – ma senza realmente poter ambire ad essere un avversario pericoloso per i due grandi rivali.
Rune, arriva l’avvertimento su Cincinnati
Mai spintosi oltre i quarti di finale in un torneo del Grande Slam, lo scandinavo è arrivato a Cincinnati reduce dall’eliminazione patita da Alex Popyrin in ottavi di finale a Toronto. Fresco di sodalizio con l’ex preparatore atletico del campione azzurro (il discusso Marco Panichi, licenziato da Jannik prima di Wimbledon), Rune non ha ancora rinunciato al sogno di entrare nel Gotha del tennis moderno. Per farlo però, dovrà iniziare ad ottenere più di un risultato di prestigio.
Intervenuto nel Media Day del torneo americano che lo vede attualmente in attesa di sfidare il pericoloso Alex Michelsen al secondo turno, il bizzoso tennista ha parlato a lungo delle condizioni di gioco sul cemento americano.
“Qui la pallina rimbalza ancora molto ma, in generale, i campi sono più lenti rispetto a un anno fa e questo li rende simili a quelli degli Us Open, anche se i colpi schizzano di meno qui. Però penso che sia un bene disputare partite su una superficie che è paragonabile a quella su cui poi giocheremo uno Slam tra due settimane. Penso che questo sia fantastico. Un anno fa i campi erano molto veloci, mentre quest’anno è più facile adattarsi alle condizioni”, ha detto Rune a proposito dei campi dell’Ohio.
La fiducia per disputare un grande torneo non manca, come poi sottolineato anche ai microfoni di Sky Sport: “Mi sento bene. Le mie prime due giornate a Cincinnati sono state molto buone ed è fantastico vedere come hanno ampliato la struttura. Adesso il posto è davvero bello e noi tennisti siamo felici, perché ci sentiamo accolti ancora meglio e in generale ci piace stare qui. Questa kermesse è molto bella e io sono contento di giocare qui“, ha concluso.