Dopo una serie di risultati negativi, arriva la rivelazione su Lorenzo Musetti: ecco cosa gli manca davvero
La condizione fisica può essere un problema, e su questo è innegabile. Non può essere però l’unica giustificazione per una serie di risultati negativi che adesso sta diventando davvero preoccupante per Lorenzo Musetti. Dopo aver vissuto una stagione sulla terra a dir poco favolosa, il tennista di Carrara è incappato in una serie di scivoloni clamorosi, e sul cemento nordamericano sta ancora una volta mostrando tutti i suoi limiti.

Se all’inizio, specialmente a Wimbledon, il problema poteva sembrare effettivamente solo di natura fisica, considerando che sull’erba ha giocato bene negli ultimi anni, adesso non ci si può nascondere dietro all’infortunio dello scorso Roland Garros.
La verità sembrerebbe essere un’altra, e potrebbe essere molto più problematica di quanto ci si potesse aspettare fino a poche settimane fa. La sensazione, infatti, è che il meglio di questa stagione sia già alle spalle per Musetti, e che non ci siano più molte chance di vederlo arrivare fino in fondo ai prossimi tornei. Con buona pace di chi sperava in una sua presenza alle prossime Finals.
Musetti in crisi, cosa sta succedendo: svelata tutta la verità
A parlare della crisi del tennista classe 2002 è stato un grande opinionista ed esperto come Guido Monaco, intervenuto ai microfoni di Tennismania. Stando alla sua analisi, il problema infatti, più che fisico, è di natura tecnicoa: “Secondo me gli manca l’attitudine di andarsi a prendere il punto“.
Il suo gioco, votato più alla difesa che all’attacco, può andare bene su alcune superfici, ma sul cemento continua a risultare insufficiente, al punto da creargli difficoltà anche contro giocatori teoricamente alla sua altezza. E tutto questo è peggiorato anche da un’impugnatura che non lo aiuta: “Sappiamo che la sua è estrema, ma secondo me non può mai essere un vantaggio, perché ha tempi di esecuzione lunghi e non può rispondere vicino al campo“.

Se a tutto questo si aggiunge anche una buona dose di sfortuna, come nel caso dell’ultima sfida di Cincinnati, persa contro Bonzi, è chiaro che il quadro non possa essere che nefasto: “Il francese ha messo in campo ottimi momenti, nell’ultimo tie break non ha sbagliato nulla. Adesso sarebbe il caso di cancellare questo brutto ricordo andando a giocare a Winston-Salem“.
Parole importanti da parte di Monaco, che sottolinea come il quadro sia attualmente negativo anche nella Race. In tal senso, le unice buone notizie in Ohio sono arrivate dalla sconfitta anche di Ruud, oltre che di Davidovich Fokina e, soprattutto, De Minaur.
Ko che mantengono l’azzurro in corsa, con possibilità di rientrare nella lotta per i migliori otto che però si riducono sempre di più, considerando che da qui in avanti i suoi principali rivali potrebbero essere avvantaggiati dalla maggiori incisività sul cemento.





