La toccante intervista alla leggenda del tennis italiano ha fatto emergere una vecchia questione: arriva lo sfogo del campione
Sono ormai passati quasi due anni – da quegli incredibili exploit al torneo di Pechino nell’ottobre del 2023 – dall’inizio dell’inarrestabile ascesa di Jannik Sinner nel circuito ATP. Il torneo della capitale cinese segnò un punto di svolta esemplificato dalla prima vittoria in carriera dell’altoatesino ai danni di Daniil Medvedev, un tennista che lo aveva sempre battuto nelle sei precedenti occasioni di confronto.

Salito, grazie alla vittoria in terra asiatica, in quinta posizione nel ranking mondiale, l’altoatesino continuò a vincere partite su partite, tornei su tornei, fino ad arrivare a laurearsi campione degli Australian Open nel gennaio successivo. E poi numero uno del mondo ad inizio giugno 2024. E poi a mantenere saldo il suo regno (che dura ormai da 62 settimane consecutive) aggiungendo altri Major ed affermazioni nei tornei Masters 1000 con una continuità clamorosa. Che poi è il vero tratto distintivo del suo percorso rispetto a quello del pur fenomenale rivale Carlos Alcaraz.
La repentina ascesa dell’altoatesino, condita da primati tanto personali quanto di precocità, tanto nazionali quanto mondiali nella recente storia del circuito ATP, ha subito scatenato dei paragoni con le leggende italiane del passato.
In particolare è stata tirata in ballo la figura di Nicola Pietrangeli, l’unico tennista azzurro capace di vincere due titoli del Grande Slam e primatista assoluto sia di presenze che di vittorie in Coppa Davis. Interrogato in passato sul valore e sui risultati di Sinner rispetto alla sua, di carriera, il nativo di Tunisi ha risposto in modi che, giuste o sbagliate che siano state le interpretazioni al riguardo, sono stati etichettati come celanti invidia. Fastidio per il giovane fenomeno che, nel giro di appena due anni, ha sgretolato tutti i record dei giocatori azzurri del passato.
Pietrangeli mette un punto definitivo su Sinner: parole chiare
Intervistato in esclusiva da ‘La Gazzetta dello Sport‘ ad un mese di distanza dal suo prossimo compleanno (l’ex tennista compirà 92 anni l’11 settembre), Pietrangeli non ha eluso l’argomento Sinner.

Giova ricordare come spesso, sui social, alcuni tifosi del giocatore altoatesino abbiano preso anche ad insultare Pietrangeli, reo di aver attaccato Jannik all’epoca del forfait di quest’ultimo alla fase eliminatoria della Davis 2023 (la stessa competizione che poi il nativo di San Candido vinse praticamente da solo trascinando l’Italia alla vittoria a 47 anni di distanza dalla prima ed unica volta), e colpevole di aver in qualche modo snobbato i successi del nuovo fenomeno azzurro.
A margine di drammatiche rivelazioni sul suo stato di salute e sulle drammatiche circostanze che hanno portato alla morte del figlio Giorgio circa un mese fa, Pietrangeli ha voluto mettere una pietra definitiva sul suo sentiment rispetto ai clamorosi successi di Sinner nel tennis mondiale.
“Alla fine quello che non capisco proprio è come la gente possa pensare che io voglia parlare male di Sinner perché rosico. Ma perché? Perché dovrei parlarne male? Ma come si permettono? Ma chi li conosce questi?“, ha tuonato l’ultranovantenne con il solito piglio verbale che lo ha sempre contraddistinto.





