Il giocatore romano, fermo da Wimbledon, è fresco di rinuncia ai prossimi Us Open: la rinascita è però ancora possibile
La notizia non ha sorpreso più di tanto. Quello che in molti, anzi quasi tutti, temevano, si è puntualmente verificato. Coi soliti tempi relativamente vicini all’ennesimo torneo a cui Matteo Berrettini ha deciso di rinunciare, rimandando in questo caso ancor di più il suo rientro in campo.
La vigilia di Ferragosto è stata squarciata dalla notizia del forfait del tennista azzurro per il prossimo torneo, gli Us Open che si svolgeranno a New York. Fermo ormai dallo scorso 30 giugno, quando perse inopinatamente al primo turno di Wimbledon contro il polacco Kamil Majchrzak, l’ex numero 6 del mondo ha saltato tutti i successivi impegni del circuito, compromettendo così in modo decisivo la sua classifica.
Beffardamente, proprio quando era in qualche modo riuscito ad essere incluso (complici i forfait di un paio di colleghi che lo precedevano nel ranking) nelle 32 teste di serie dei Major (circostanza verificatasi giustappunto ai Championships), il romano ha perso il controllo della sua tenuta mentale.
Eloquenti, al riguardo, le dichiarazioni rilasciate nella pancia dell’All England Club poco dopo la succitata sconfitta contro Majchrzak. “Fondamentalmente sono stanco di rincorrere sempre qualcosa. Per questo ho bisogno di prendermi giorni per pensare, per decidere cosa fare del futuro, visto che stare in campo così non è quello che voglio“: uno stato di cose che evidentemente, alla luce di quanto accaduto dopo e di quanto sta succedendo ora, è rimasto immutato.
Berrettini, l’ex coach vede la luce in fondo al tunnel
Crollato in 52esima posizione nel ranking mondiale (negli ultimi 7 giorni ha recuperato, pur senza aver giocato, ben 7 posizioni per via dei cattivi risultati di chi lo precedeva in graduatoria), il finalista di Wimbledon 2021 è nel bel mezzo di una crisi da cui non sembra in grado di uscire.
Chi però lo conosce meglio di tutti, quel Vincenzo Santopadre che lo ha allenato per ben 13 anni, tirando fuori il meglio dal suo talento, non la pensa così. Intervistato dal portale OASport, l’ex tennista romano, coach di Matteo dal 2011 all’ottobre del 2023, si è mostrato fiducioso sulle capacità di risalita del suo ex protetto.
“Matteo è sicuramente in una situazione dove non vorrebbe stare. Penso che lui abbia la capacità di capire cosa fare e cercare di star bene. Che è la cosa più importante per lui. Deve trovare la forza di fare quello che più gli va di fare e lo fa star bene. Credo che uscirà anche da questo momento come è uscito da tanti altri. L’augurio ovviamente è quello. Ne sono convinto e ne sono certo. Quindi più che un augurio da parte mia è una convinzione“, ha dichiarato Santopadre.
