Crolla in classifica Musetti dopo il ko di Cincinnati, adesso si fa durissima: delusione enorme per i tifosi, cosa sta succedendo
Continua il periodo negativo per Lorenzo Musetti. Il tennista carrarino non sembra ancora essersi ripreso dall’infortunio che lo ha colpito al Roland Garros. Paradossalmente, da quella semifinale storica a Parigi, la sua stagione si è interrotta, non è ripartita, regalandogli quasi esclusivamente delusioni. E, tra una sconfitta e l’altra, è diventata nuovamente difficile anche la sua situazione in classifica, specialmente dopo Cincinnati, altra batosta sul morale e sul ranking.
Che il cemento non sia la superficie prediletta per Musetti, quella in cui riesce a esprimere il meglio del proprio gioco, non lo scopriamo certo oggi. Di certo, era lecito in queste settimane nordamericane attendersi qualcosa di più da parte del numero 2 d’Italia.
Frenato da una condizione fisica ancora lontana dal top, e da un gioco che non riesce a innescarsi su una superficie del genere, Musetti ha perso ancora una volta al primo turno, contro un Bonzi decisamente on fire, e in questo modo ha visto crollare ancora le sue chance di rientrare in corsa per quello che sembrava, fino a Parigi, il vero grande obiettivo dell’azzurro in questa stagione.
Musetti crolla ancora: dopo Cincinnati la situazione è quasi disperata, i dettagli
Chi si aspettava un Musetti capace di diventare una sorta di terzo incomodo tra Sinner e Alcaraz, aveva evidentemente sottovalutato i problemi del gioco di Lorenzo su una superficie, il cemento, che è la più diffusa nel circuito. Aspettarsi che la sua stagione potesse continuare come sulla terra era impossibile. Ma anche un crollo del genere appare, francamente, esagerato.
Se nel ranking ATP la sua discesa rapida era in qualche modo preventivabile, è dalla Race che arrivano le delusioni più cocenti. Fino a Cincinnati l’azzurro sembrava infatti ancora pienamente in corsa per un posto nei primi otto, ma dopo l’ennesima chance sprecata, adesso pensare che possa riuscire a sopravanzare i rivali al momento davanti a lui appare un nuovo eccesso di ottimismo.
Nono in classifica alle spalle di Alex de Minaur, teoricamente l’azzurro sarebbe ancora a una manciata di punti dall’ultima posizione utile per entrare nel torneo dei maestri. Il problema è che, tra il dire e il fare, c’è di mezzo un oceano, ed è un oceano di cemento che non vede certo Musetti avvantaggiato.
Rispetto ai suoi rivali, il tennista carrarino parte infatti indietro su questa superficie, più congeniale non solo allo stesso australiano, ma anche a Rublev, Khachanov e Rune, altri giocatori potenzialmente ancora in piena corsa per le Finals.
Servirà quindi un cambio di passo forte e deciso da New York in avanti per Musetti. Ed è un cambio di passo che si può lecitamente sperare, ma che non è possibile attendersi, visto e considerato che anche lo scorso anno, se si tolgono gli exploit di Chengdu e Vienna, nell’ultima parte della stagione l’azzurro non ha brillato e non ha mai avuto quella continuità che servirebbe per guadagnarsi un posto tra i migliori otto dell’anno.
