La tennista britannica, tornata su ottimi livelli nel 2025, si è confessata nel corso di una recente intervista: i tifosi restano di sasso
Ha ancora 22 anni, Emma Raducanu, ma ne ha viste talmente tante che normalmente basterebbero per riempire un’intera carriera. Salita alla ribalta del tennis mondiale grazie alla straordinaria impresa del settembre 2021 (quando, non ancora 19enne, vinse gli Us Open partendo dal tabellone delle qualificazioni), l’affascinante giocatrice è stata letteralmente portata in trionfo dalla stampa britannica, esaltata da un’impresa che nessuna prima di lei era mai riuscita a compiere non essendo inserita nel main draw del Major americano.

Travolta dalla popolarità, corteggiata da diversi brand della moda e non solo, la giocatrice – già assidua frequentatrice dei social – si è progressivamente persa. Il best ranking (casella numero 10) raggiunta nel luglio del 2022 è rimasta un lontano ricordo nei mesi successivi, quando la tennista ha iniziato a perdere pesantemente contatto con le posizioni di vertice.
Criticata aspramente, e forse troppo duramente, dalla stampa nazionale e non solo per la sua presunta scarsa professionalità e per non essere completamente immersa nel tennis professionistico, Emma ha pagato il duro scotto di esser stata etichettata come enfant prodige senza poi riempire questa fama con vittorie e titoli.
La tripla operazione (ai polsi di entrambe le braccia e alla caviglia sinistra) del maggio 2023, con relativo lunghissimo stop agonistico, ha sancito definitivamente il suo crollo in classifica: al rientro in campo Emma ha dovuto ricominciare trovandosi abbondantemente fuori dalla Top 100.
Tornata piano piano ad inanellare risultati positivi, la nativa di Toronto ha iniziato la sua rimonta in classifica: ora è addirittura al 35esimo posto, ma la sensazione è che abbia nel braccio quella Top Ten solo annusata oltre 3 anni fa.
Raducanu, confessione choc: la tennista spiazza tutti
Pur nella sfortuna di sorteggi davvero troppo impegnativi per il suo stato attuale di forma (per ben due volte l’inglese è stata contrapposta ad Aryna Sabalenka, mentre al Roland Garros al secondo turno è stata accoppiata con una certa Iga Swiatek), la tennista si è difesa alla grande, giocando praticamente alla pari, entrambe le volte, con la numero uno del mondo.

Intervistata dal tabloid ‘The Guardian‘ all’indomani della bellissima battaglia con la campionessa bielorussa a Cincinnati (3 ore e 12′ di lotta, con la ‘Tigre di Minsk‘ che ha vinto solo al tie-break del terzo set), Raducanu è tornata su un incubo vissuto nel recente passato ma che di fatto non l’ha mai abbandonata del tutto.
Lo stalker che l’ha perseguitata per diverso tempo ha minato infatti la sua serenità mentale, sottoponendola ad uno stress che ha influito anche sulle sue prestazioni. Le ripercussioni della terribile esperienza sono emerse nelle confessioni della giocatrice al giornale: “Dopo quanto accaduto a Dubai, è stato davvero difficile per me continuare ad uscire di casa con tranquillità. Da quel giorno evito di uscire da sola, cercando sempre di avere qualcuno al mio fianco quando esco. Non faccio mai passeggiate da sola o cose del genere. C’è sempre qualcuno che mi guarda le spalle“, ha confessato la britannica.





