Brutto colpo per un campione, l’infortunio lo ha fatto crollare nel ranking: riparte dal basso, tutto da rifare
Il mondo del tennis non aspetta nessuno. Se ti fermi, anche solo per un infortunio, gli altri fuggono. Ne approfittano, involontariamente. Il meccanismo è questo, prendere o lasciare. Lo sanno bene tanti grandi tennisti che si sono visti sorpassare da giocatori di minor valore a causa di uno stop improvviso. Come accaduto, ad esempio, a un big del circuito, un ex top 20 ritrovatosi improvvisamente molto in basso nel ranking a causa di un infortunio piuttosto grave.

Dopo un 2025 con più bassi che alti, la stagione di Sebastian Korda può ricominciare dal cemento nordamericano. Assente nei primi tornei dello swing, è riuscito a rimettersi in sesto per Winston-Salem, l’antipasto degli US Open. Un modo come un altro per testare il suo stato di forma e le sue condizioni prima di tornare a respirare l’aria dello Slam di casa.
Il problema, per l’americano, è che il suo rientro risulta tardivo rispetto a un’emorragia di punti nel ranking che lo ha portato a scivolare molto in basso. Fermo dal Roland Garros, Korda ha dovuto accettare di saltare, praticamente, tutta la stagione sul verde e buona parte dello swing nordamericano, scivolando così dalla top 30 a una posizione decisamente meno nobile.
Korda perde posizioni nel ranking, che crollo in classifica: cosa è successo
E pensare che il suo 2025 era partito con una finale, conquistata nel torneo di Adelaide. Quello che sembrava l’inizio di un’annata da favola, si è rivelato solo un’illusione. Da lì in avanti, il miglior risultato per l’americano sono stati i quarti a Miami. Per il resto, tante delusioni durante i principali tornei e, soprattutto, uno stop imprevisto a ridosso della stagione sull’erba.
In questo periodo di pausa, Korda ha quindi dovuto scartare i punti della finale di ‘s-Hertogenbosch, quelli della semifinale del Queen’s, della vittoria di Washington e della semifinale del Masters 1000 del Canada. Un bottino di grossa portata che gli è necessariamente costato un salto indietro importante in classifica.

Di fatto, l’ex numero 15 al mondo ha perso una cinquantina di posti, rientrando all’83esima posizione in quel di Winston-Salem. Il che vuol dire, ad esempio, che agli US Open non potrà godere di un posto tra le teste di serie, e questo lo costringerà a un tabellone ostico.
Ma il tennis è questo, nel bene o nel male. Basta un episodio sfortunato, per veder crollare una classifica costruita con grande fatica e a suon di risultati importanti. Starà a lui dimostrare di essere tornato al meglio della condizione per cercare di recuperare il terreno perduto, e finire al meglio un 2025 da archiviare, altrimenti, come una stagione di transizione.





