Il tennista greco ha rimediato l’ennesima figuraccia di una stagione da incubo: numeri impietosi e crisi senza fine
C’era una volta un giocatore che, accreditato assieme a Sascha Zverev e Daniil Medvedev a raccogliere la scomoda eredità di quei ‘Big Three‘ che invece poi nel tempo si sarebbero mostrati longevi e vincenti come in gioventù, incantava le platee col suo rovescio ‘old style’. Quello ad una mano. Merce ormai rara nel circuito se si eccettua lo stesso fuoriclasse svizzero ed altri sublimi interpreti del colpo come Richard Gasquet o Grigor Dimitrov. O Lorenzo Musetti, tanto per restare alla stretta attualità.
C’era una volta un tennista che, pur non arrivando solo due volte all’ultimo atto di un Major – senza peraltro riuscire mai ad alzare al cielo il trofeo – si spingeva fino alla terza posizione del ranking mondiale, raggiunta esattamente 4 anni fa.
Personaggio anche controverso per via dei discutibili comportamenti del padre Apostolos (che anche prima dello sdoganamento del coaching durante i match, riempiva di consigli il figlio scatenando il più delle volte le proteste degli avversari) o degli infiniti ‘toilet-break‘ con cui era solito spezzare il ritmo dei rivali lasciandoli in campo anche 20’ ad attendere che lui finisse la sua pausa, Stefanos Tsitsipas non fa più parte dell’elite del tennis moderno.
Ne avrebbe ancora, almeno potenzialmente, tutti i requisiti per poterlo essere, il greco, che però all’atto pratico è entrato in una crisi di gioco e di risultati che sembra davvero senza fine. I risultati parlano chiaramente.
Tsitsipas, è crisi nera: sconfitta e record negativo
Non sono tanto i due soli tornei messi in bacheca da gennaio 2024 ad oggi a preoccupare gli addetti ai lavori sulla mancata competitività del nativo di Atene, quanto la totale incapacità di essere costante mantenendo un certo livello di risultati nel circuito.
Scivolato progressivamente fuori dalla Top Ten dopo una serie di sconfitte inopinate sula carta, il classe ’98 sembra aver smarrito quasi del tutto il suo talento. Nel 2025 poi, è successo davvero di tutto.
Solo relativamente ai tornei del Grande Slam, Stefanos è uscito al primo turno a Melbourne per mano dell’americano Alex Michelsen, per poi essere eliminato in 64esimi di finale al Roland Garros da Matteo Gigante, e infine salutare Wimbledon ancora al primo turno a causa del ritiro contro il francese Royer, che già conduceva due set a zero.
Dopo aver provato, senza successo, a legarsi professionalmente con Goran Ivanisevic – un rapporto interrotto bruscamente dopo lo sfogo dell’ex campione croato sullo scarso stato di forma del greco – ed aver messo la parola ‘fine’ alla relazione, che durava da due anni, con la bella collega Paula Badosa, Tsitsipas ha provato ad alzare la testa. Senza riuscirci.
La recentissima sconfitta all’esordio del torneo ATP 250 di Winstom-Salem per mano del cinese Bu Yunchaokete è già andata in archivio come la sesta delle ultime sette partite. Un record poco invidiabile, sublimato dalla 28esima posizione che attualmente occupa il greco nel ranking mondiale: ad un passo dall’uscita delle 32 teste di serie del circuito.
