Jannik Sinner e un annuncio che ha spiazzato i suoi tifosi: dichiarazioni che arrivano subito dopo il ritiro di Cincinnati
Il ‘come’ si è chiuso il recente Cincinnati Open non avrà fatto di certo piacere né a Jannik Sinner né ai suoi tifosi. Il tennista azzurro ha accusato un malore a causa del quale non è riuscito nemmeno a finire il primo set, nel quale era sotto 5-0 contro Alcaraz.

Una giornata storta che si è chiusa nel peggiore dei modi per il numero 1 del Ranking ATP che, adesso, dovrà dare tutto se stesso in vista degli US Open. Sinner, per tutelare la sua salute, ha anche saltato il doppio misto dove alla fine ha trionfato per il secondo anno di fila la coppia Vavassori-Errani.
Ci si chiede quale sarà l’approccio dell’altoatesino al ritorno sui campi di Flushing Meadows, a New York, un anno dopo la vittoria su Fritz. Di Sinner, del suo recente ritiro ma anche della tanto criticata struttura dei tornei ha parlato una vecchia conoscenza del tennis azzurro.
Sinner, rivelazione choc: “Condizioni difficili…”
L’ex tennista Stefano Pescosolido nelle scorse ore ha parlato ai microfoni di ‘LaPresse’ parlando dell’enorme stress a cui i giocatori odierni sono sottoposti. Uno stress mentale ma soprattutto fisico, che può portare a epiloghi tutt’altro che piacevoli come quello che ha riguardato Sinner e l’inaspettato forfait in finale, a Cincinnati, con Alcaraz.

Una discussione lunga e contorta quella che riguarda i Masters 1000 ‘allungati’ e che si protrae da tempo, consumando letteralmente ogni tipo di energia in atleti allenatissimi e costretti a stare quasi per tutto l’anno lontano da casa. Qualcosa, evidentemente, non torna. “Prima duravano una settimana e si giocava tutti giorni. C’era tempo per recuperare tra un torneo e l’altro. Oggi durano 12 giorni e si ha un giorno di riposo”. L’ex tennista ha poi provato a darsi una spiegazione su questo cambiamento che, evidentemente, è patito fisicamente da diversi tennisti: l’ultimo in ordine cronologico, proprio Jannik Sinner.
“È anche una questione economica, così guadagna di più il torneo ma anche i giocatori. I montepremi sono aumentati. I tennisti dovrebbero farsi sentire di più? È difficile perché il tennis è uno sport individuale, c’è chi ci guadagna e chi meno”. Un pensiero, infine, proprio su Sinner e il triste ritiro nella finale di Cincinnati contro Alcaraz. In quell’occasione il 24enne di San Candido è sembrato semplicemente distrutto, nel fisico e non soltanto.
“A Cincinnati fa caldissimo, c’è moltissima umidità e si percepisce anche di più il calore. Non è comodo giocare alle tre del pomeriggio. Come ogni posto in America c’è anche tanta aria condizionata. È successo anche a Zverev quest’anno, sono condizioni difficili. Non c’entra la preparazione di Sinner, non penso fosse sbagliata. Veniva da Wimbledon”.





