Altro ritiro inaspettato nel mondo del tennis: il connazionale di Murray appende la racchetta al chiodo a soli 30 anni
Dal luglio del 2024 all’agosto del 2025 (per ora fermiamo il conteggio al presente, ignari di cosa potrà accadere nei prossimi mesi), il mondo del tennis ha salutato commosso il ritiro di tanti grandi campioni della racchetta.

Dalla leggenda britannica Andy Murray al giocatore più forte di tutti i tempi sulla terra battuta (Sua Maestà Rafa Nadal) passando per Dominic Thiem, Juan Martin del Potro e Diego Schwartzman, gli appassionati di tennis hanno letteralmente finito la scorta di fazzoletti usati per salutare, tra le lacrime, la fine di carriere diverse ma incredibili allo stesso modo. Come quella di Fabio Fognini, il penultimo ad arrendersi, uscito di scena dal circuito dopo la leggendaria prestazione di Wimbledon contro Carlos Alcaraz.
Il diapason delle emozioni è poi letteralmente impazzito quando alcuni di questi campioni hanno dichiarato espressamente che la dolorosa decisione presa sia arrivata fondamentalmente per dei drammatici e continui problemi fisici che avrebbero impedito all’atleta financo di provarci. Anche solo di allenarsi, talvolta.
Questi stessi guai muscolari o articolari o in alcuni casi strutturali sono stati anche alla base dell’ultimo annuncio via social fatto dall’ormai ex tennista britannico che, all’ancor giovane età di 30 anni, ha detto ‘basta’.
Kyle Edmund dice basta: commovente messaggio via social
Vissuto nel mito del citato Andy Murray, Kyle Edmund ce l’ha messa tutta per emulare le gesta dello scozzese, senza però riuscirci pienamente. Una carriera, quella del nativo di Johannesburg, Sudafrica, comunque più che dignitosa, con un best ranking alla 14esima posizione e due titoli ATP messi in tasca.

Il commiato del tennista, arrivato con un toccante reel affidato al suo profilo Instagram, ha emozionato proprio tutti. Compreso Jannik Sinner, che nel 2023 a Melbourne sconfisse in modo netto, in regime di primo turno, il giocatore inglese.
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“Il mio corpo ha raggiunto un punto di non ritorno. Gli ultimi cinque anni mi hanno messo a dura prova con tre interventi chirurgici e altri infortuni derivanti dal tentativo di guarire. Posso dire di aver fatto del mio meglio e di aver dato il massimo per tornare dov’ero. Non ho alcun rimpianto. Sono sempre stato una persona molto determinata e non ho dubbi che applicherò quello che ho imparato nel tennis a qualsiasi cosa faccia in futuro. Questo mi entusiasma molto“, ha detto Edmund nel corso del suo discorso d’addio.





