Arriva un messaggio da brividi sul ritiro di Sinner, che sta facendo parlare tutti i suoi numerosissimi fan. Un no definitivo che poteva cambiare le carte in tavola
Il campione del tennis italiano si sta preparando per gli US Open, che scatteranno in questo week end. L’obiettivo è mettersi alle spalle il virus che lo ha condizionato prima e durante la finale di Cincinnati contro Alcaraz. Al momento il 24enne di San Candido sembra stare decisamente meglio.

C’era grandissima attesa per la finale di Cincinnati tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Il tennista italiano aveva vinto il titolo negli Stati Uniti lo scorso anno e quest’anno voleva difenderlo contro l’acerrimo rivale. Si trattava della quarta finale consecutiva giocata dal rientro di Jannik a maggio, dopo quelle di Roma, Parigi e Wimbledon. Purtroppo il 5-0 non è veritiero, visto che condizioni dell’italiano sin dall’inizio. Un virus ne ha limitato il rendimento e ha reso impossibile poter proseguire il match.
Alcaraz si è portato a casa quindi il torneo, accorciando la distanza in classifica e rimandando il grande scontro a New York, dove il numero uno del mondo è campione uscente. La prima cosa da fare per Sinner è quella di recuperare a pieno la forma fisica, cercando di essere al top sin dall’inizio del torneo. Il sorteggio non è stato malevolo e almeno fino ai quarti di finale il cammino è teoricamente in discesa.
Il pensiero di Raffaella Reggi sul ritiro di Sinner a Cincinnati: “Non doveva giocare”
Tornando su quanto accaduto a Cincinnati, con il ritiro, c’è chi pensa che Sinner avrebbe dovuto agire diversamente. Il giudizio di Raffaella Reggi, esposto sulle colonne de Il Corriere dello Sport, è stato piuttosto lapalissiano: “Già dal riscaldamento in campo ho avuto l’impressione che Jannik fosse spento, anche se in telecronaca ho preferito aspettare e prendermi il tempo per capire meglio. Dopo i primi due game l’evidenza è stata chiara”.

L’ex numero 13 del ranking WTA ha poi aggiunto: “Jannik aveva la febbre e stava male. Ha voluto giocare per onor di firma. Forse non avrebbe dovuto farlo, ma lo capisco“. Insomma si è comportato da vero numero uno anche se questi eccessi di generosità possono anche essere controproducenti. La speranza è che per l’inizio degli US Open sia tutto tornato alla normalità, per vederlo di nuovo al top delle sue immense possibilità.





