Non mancano le insidie, per i due grandi rivali, dopo il sorteggio del tabellone degli Us Open: l’analisi della leggenda azzurra
Manca ormai davvero poco all’ultimo grande appuntamento dell’anno (parlando di tornei del Grande Slam) per tutti quei tennisti che vorrebbero chiudere il 2025 con un risultato di prestigio. Tralasciando il pur importante evento delle ATP Finals di Torino (kermesse riservata ai migliori otto giocatori che, risultati alla mano, si sono contraddistinti nell’anno solare), il Major sul cemento americano cattura da tempo l’attenzione di tifosi ed addetti ai lavori.

A mettere ulteriore pepe alla competizione quest’anno c’è il duello nel ranking mondiale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Dopo la vittoria dello spagnolo sul cemento di Cincinnati infatti, si è aperta subito una grande possibilità per il numero due del mondo: in caso di trionfo a New York (dove nel 2022 conquistò il suo primo Slam in carriera), l’iberico scalzerebbe l’azzurro dal trono mondiale, seppur per una manciata di punti.
Ecco che allora per Jannik diventa vieppiù importante (anche per rendere ancor più leggendario il suo 2025) vincere per il secondo anno consecutivo Flushing Meadows, mettendo così in bacheca il terzo Slam dell’anno su quattro.
Il sorteggio del tabellone, intanto, ha dato il suo verdetto: il fuoriclasse di San Candido è finito nella parte alta del tabellone. Insieme a lui i principali pericoli sono rappresentati da Alexander Zverev e Jack Draper, mentre nella parte bassa col rivale Alcaraz vanno a finire gli americani Ben Shelton e Taylor Fritz, oltre che Novak Djokovic.
Sinner e Alcaraz, la Dea fortuna si è astenuta a New York
Sulla composizione del tabellone e sull’analisi delle insidie che potrebbero incontrare nel loro cammino i due campionissimi si è pronunciato, ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, la leggenda azzurra Paolo Bertolucci, che non ha scorto troppe differenze nella pericolosità di una parte del main draw rispetto all’altra.

“Mi pare che il tabellone, che dovrebbe portare all’ennesima finale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, sia ben bilanciato. Non vedo molte trappole. È sempre un tour di due settimane, con ostacoli certi, ma ampiamente alla portata dei primi due giocatori al mondo“, ha esordito l’ex tennista toscano.
“Considerando anche il precedente di Halle, con quella sconfitta non pronosticabile contro il kazako, non sottovaluterei Bublik sulla strada di Sinner, anche se questi sono giocatori imprevedibili a livello tecnico e tattico, ma temibili solo quando si gioca due set su tre. Più avanti Jannik potrebbe avere Zverev in semifinale, mentre Alcaraz aspetterebbe uno fra Fritz, Rune o Djokovic: sono nomi di sostanza, ma quando hanno incontrato uno dei primi due al mondo sono usciti con le ossa rotte. Per batterli devono essere in una grande giornata e sperare che loro non siano al 100%: allora ci sarebbe partita“, ha concluso Bertolucci.





