A poche ore dalla scomparsa di Anna Romano Palipcelli, zia di Marco Cecchinato, il tennis italiano piange un altro amaro addio: se n’è andato ad 85 anni
C’è un tennis mondiale, transazionale, che ha addosso i riflettori di tutto il globo, e trascinato nella sua sempre crescente popolarità da fuoriclasse assoluti come Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. E poi c’è il tennis locale, quello di tutti i giorni nei circoli di provincia delle anche piccole località italiane o di altri paesi.

In queste ultime realtà lavorano spesso nell’ombra personaggi sconosciuti al grande pubblico ma la cui importanza, sia per lo sviluppo del movimento che per l’avviamento all’attività delle nuove generazioni, è spesso decisivo. Irrinunciabile. Insostituibile.
Questo si è giustamente detto quando si è trattato di commentare la tragica scomparsa, avvenuta il 26 agosto, di Anna Romano Palpicelli, zia di Marco Cecchinato e già apprezzatissima figura del tennis palermitano, grazie al suo ruolo centrale nell’organizzazione del torneo femminile dell’omonima città sicula: una kermesse vinta in passato anche da atlete del calibro di Roberta Vinci, Flavia Pennetta e Sara Errani.
Nemmeno il tempo di metabolizzare una morte che tra l’altro ha colpito l’opinione pubblica per le cruente modalità con le quali è avvenuta (la signora Anna è stata investita da uno scooter sul lungomare), che l’Italtennis è costretto a piangere un’altra scomparsa. Meno improvvisa perché giunta al termine di una lunga malattia (l’uomo aveva 85 anni), ma non per questo meno dolorosa e toccante.
Addio a Sandro Nigi: il cordoglio del tennis marchigiano
Nel corso dell’esercizio della sua lunga carriera, Sandro Nigi era stato un apprezzato giudice arbitro, per diventare poi socio dell’Atm, l’Associazione Tennis Macerata, un importante centro nevralgico per lo sviluppo del nobile sport con la racchetta nell’Italia centrale.

“Ci uniscono tanti ricordi legati allo sport e a quel rettangolo di terra rosso. Entrambi abbiamo ricevuto la stella di bronzo al merito sportivo e poi Sandro era mosso da un immenso amore per la sua terra“, ha detto su di lui il il maceratese Andrea Pallotto, componete della Federtennis Marche.
“Ci mancheranno la sua passione, il suo sorriso e la sua ironia“, scrivono poi i dirigenti dell’Associazione Tennis Macerata, a cui hanno fatto eco altre sentite manifestazioni di cordoglio come quella di Andrea Bolognesi, presidente della Federtennis regionale. “Sandro è stato per noi un elemento importantissimo. Ha passato gran parte della sua vita nel mondo del tennis, mosso dalla grande passione. È stato un ottimo dirigente e ha fatto più volte parte del comitato regionale con diverse mansioni, tra cui quella di giudice arbitro, di cui è stato anche un prestigioso rappresentante“, ha concluso commosso.





