Jasmine Paolini è affranta e non lo nasconde, il messaggio struggente commuove i fan: ecco cosa ha detto allo US Open
Dopo i segnali di rinascita mostrati al Wta 1000 di Cincinnati raggiungendo la finale, Jasmine Paolini ha inanellato l’ennesima parentesi deludente della sua estate, venendo eliminata al terzo turno dello US Open. L’azzurra era reduce dai successi su Aiava e Jovic, è caduta sotto i colpi della ceca Marketa Vondrousova, brava ad imporsi col punteggio di 7-6(4), 6-1 maturato in un’ora e mezza di gioco.
Una nuova battuta d’arresto dolorosissima per la 29enne toscana, che adesso rischia seriamente di uscire dalla top-10 della classifica mondiale e di vedere sfumare il sogno Wta Finals. Ne è ben consapevole, come si evince dal rammarico manifestato in conferenza a margine della partita. Le sue parole affrante hanno toccato appassionati ed addetti ai lavori.
Paolini e la battuta di arresto allo US Open: le parole affrante dell’azzurra
«Sicuramente l’avrei dovuta giocare meglio tatticamente. Ero partita bene ma alle prime difficoltà mi sono disunita», ha esordito l’azzurra. «Mi dispiace molto. Nel primo set sono partita bene, avevo le idee chiare. Ho avuto tante chance che non sono riuscita a sfruttare. Il game del 5-4, in particolare… quella volée poteva essere uno schiaffo al volo, il dritto l’ho tirato dove era lei e poi i tie-break sono sempre un po’ particolari», ha poi aggiunto, riavvolgendo il nastro del match.
Jasmine ha continuato il suo intervento sottolineando le qualità e i meriti dell’avversaria, ma ci ha tenuto a rimarcare anche la sua brutta prestazione: «Ho commesso tanti errori, a volte non riuscivo nemmeno a far partire lo scambio; servivo e dritto o rovescio finivano fuori. Quando gli errori diventano tanti così è difficile mettere qualità nei punti, perché si inizia sempre con un errore…».
La toscana ha ammesso inoltre di aver avuto un atteggiamento non in linea con l’equilibrio e la serenità che si addice ad una tennista del suo livello: «Mi è dispiaciuto anche che mi sia lamentata troppo, però si torna sempre lì: dovevo essere più lucida mentalmente. Ho perso lucidità».
Insomma, quella intervenuta ai microfoni della stampa presente a New York è una Paolini delusa e cosciente delle proprie colpe. La speranza dei tifosi italiani è che pian piano possa riuscire a risollevarsi, magari tornando a sfoggiare quel sorriso splendente che sembrerebbe aver un po’ perso in campo.
