Dramma Djokovic, salta tutto agli Us Open

Il fuoriclasse serbo, fresco di approdo in semifinale a New York, incassa la crudele coincidenza: non potrà esser presente all’evento

Giusto un calo, peraltro fisiologico, al terzo set. Ma prima e dopo, con una forza mentale davvero invidiabile e una concentrazione ai limiti dell’inverosimile, Novak Djokovic ha vinto l’ennesima battaglia contro Taylor Fritz, l’americano incontrato ben 10 volte in carriera prima dei quarti degli Us Open e sempre sconfitto dal fuoriclasse serbo.

Novak Djokovic in un medical time out
Dramma Djokovic, salta tutto agli Us Open (LaPresse) – Tennisfever.it

Figurarsi se, col sogno di alzare al cielo il 25esimo Slam di una carriera già leggendaria, il serbo si sarebbe fatto sfuggire l’occasione di incrementare positivamente il suo bilancio contro il californiano. La capacità con la quale il nativo di Belgrado ha dominato innanzitutto mentalmente la sfida ha riportato alla memoria le gesta di un altro grande ed inossidabile ‘vecchio‘ dello sport: Il ‘Prescelto’ LeBron James, che a 40 anni suonati ancora telecomanda la maggior parte delle sfide che lo vedono grande protagonista sui parquettes dell’NBA.

Il povero Fritz, nel confronto andato in scena nella notte italiana tra il 2 e il 3 settembre, ha anche pagato una motivazione extra che potrebbe aver spinto Djokovic a non fallire l’appuntamento con la vittoria: la serata newyorkese sull’Arthur Ashe Stadium ha difatti coinciso con un importante ricorrenza nella vita dello slavo. Un evento a cui purtroppo, come accaduto negli ultimi anni per le reiterazione delle date del calendario, ha spesso dovuto rinunciare.

Djokovic, felicità ‘castrata’: il peso della famiglia

Subito dopo aver battuto, nel match di ottavi di finale, il tedesco Jan-Lennard Struff, il fuoriclasse è stato oggetto di una ‘scomoda’ domanda da parte di un giornalista presente alla conferenza stampa.

Novak Djokovic affaticato nel match contro Fritz
Djokovic, felicità ‘castrata’: il peso della famiglia (LaPresse) – Tennisfever.it

A Djokovic è stato fatto notare come il successivo incontro col succitato Frtiz sarebbe caduto lo stesso giorno – il 2 settembre, appunto – in cui l’amatissima figlia Tara avrebbe compiuto 8 anni.

Il tennista, che soprattutto nel 2023 – in concomitanza col discorso di fine torneo sia a Wimbledon che agli Us Open – aveva iniziato ad ammettere come stesse diventando insopportabile la mancanza della sua famiglia, non si è sottratto a rispondere. Con un sorriso un po’ amaro, ma con l’orgoglio di chi avrebbe fatto il massimo per vincere, ‘regalando’ così – come effettivamente accaduto – una piccola gioia a distanza alla sua pargoletta.

Sapevamo fin dall’inizio che sarebbe potuto succedere, Tara non sarà molto contenta. Alla fine sarò assente alla sua festa di compleanno. Per favore non ricordatemi queste cose” – ha detto sorridendo, ndr – “Cercherò di vincere, visto che sono qui. Proverò a farle questo regalo. Le manderò anche altri regali, ovviamente, qualche sorpresa di compleanno. Speriamo che una vittoria la renda contenta, anche se c’è una grande differenza tra un papà presente e un papà distante. Ne sono consapevole“, ha poi chiosato papà Nole.



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