Brutto colpo per Jannik Sinner dopo la sconfitta agli US Open: Carlos Alcaraz fa sul serio, cosa sta succedendo
La nuova era del tennis mondiale, quella del dominio di Carlos Alcaraz, potrebbe essere definitivamente iniziata. Con la vittoria a New York, lo spagnolo si è ripreso anche la prima posizione del tennis mondiale. E a quanto pare il sorpasso nel ranking, nella sua mente, non è qualcosa di casuale. Si tratta di un obiettivo che ha inseguito e raggiunto, e che adesso farà di tutto per non cedere, come confermato da un annuncio che spaventa Sinner e i suoi tifosi.

Che la tournée nordamericana potesse nascondere più di un’insidida per Sinner, considerando cosa aveva da difendere, alla vigilia di questi tornei, e cosa invece poteva guadagnare Alcaraz, era evidente. Il modo in cui è avvenuto però il sorpasso ha messo in mostra tutte le fragilità di Jannik e tutto lo strapotere di un Carlitos che, quando in forma, sembra ancora di un livello quasi irraggiungibile per l’azzurro.
La speranza di tutti i tifosi italiani è che il murciano abbia raggiunto il massimo della sua carriera, che più di così non possa fare. Una speranza che però si scontra con l’ambizione di Alcaraz, un’ambizione enorme e una volontà di migliorarsi che non conosce tregua, come rivelato dallo stesso giocatore in conferenza stampa: “Sono nel momento migliore della mia carriera, ma posso fare anche di più. Non sono ancora al 100%“.
Alcaraz avverte Sinner, parole importanti da parte dello spagnolo: lo ha detto davvero
Il miglior Carlos Alcaraz non lo abbiamo ancora visto. Questo è il riassunto di tutto il discorso di Alcaraz, convinto di avere ancora ampi margini di miglioramento, nonostante abbia già raggiunto, a New York, un livello di gioco raramente ammirato nel mondo del tennis, anche nel recente passato.
Se quindi Sinner ha dichiarato di voler rendere il suo tennis più imprevedibile per cercare di avvicinarsi al livello raggiunto da Alcaraz, lo spagnolo non vuole essere da meno, e sa di dover migliorare ancora per poter tenere a distanza quello che rimane il suo rivale numero uno.

“C’è ancora margine di miglioramento“, ha spiegato il murciano, aggiungendo: “Arriverà sempre qualcuno, un altro rivale, o magari Sinner stesso, che mi supererà e sarà migliore di me. E io devo continuare ad andare avanti, allenare, migliorare. Non sarò mai perfetto“.
Parole che denotano una mentalità clamorosa, quella stessa mentalità che può fare la differenza tra un campione e un fuoriclasse assoluto. Ed è sempre più probabile che lo spagnolo rientri in questa seconda categoria, quella davvero elitaria di cui fanno parte i Big Three e pochi altri giocatori nella storia.





